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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Passa mozione su autonomia differenziata ma è scontro tra Marino e Fratelli d'Italia

Il sindaco lancia accuse dopo l'assise: "Persa occasione". Napoletano e Santonastaso: "Consiglio usato per fini partitici"

Passa la mozione contro il Ddl Calderoli in consiglio comunale ma è scontro aperto tra maggioranza ed opposizione.

L'accusa di Marino

"L’opposizione consiliare ha perso un’occasione importante: quella di votare la mozione contraria al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata e di dimostrare, quindi, di essere interessata alla difesa del nostro territorio e al futuro dei nostri figli. Il ddl è un provvedimento scellerato, che penalizza l’intero Mezzogiorno e non fa altro che aumentare il divario tra il Sud e il Nord del Paese. Purtroppo la minoranza ha preferito votare contro la mozione, strumentalizzando l’argomento e facendo prevalere miopi ragioni di opportunismo politico sull’interesse del nostro territorio”, dichiara il sindaco di Caserta Carlo Marino al termine del Consiglio Comunale (che è stato trasmesso in streaming grazie a una nuova piattaforma) durante il quale è stata approvata una mozione contraria al ddl Calderoli presentata dai capigruppo di maggioranza e integrata da un articolo di una mozione proposta dal consigliere comunale di opposizione, Raffaele Giovine. Al Consiglio hanno partecipato anche la senatrice del Pd, Susanna Camusso, e il deputato del Pd, Stefano Graziano. “Su un tema così importante, - ha aggiunto Marino – cruciale per il futuro della nostra terra, non ci si dovrebbe dividere, ma sarebbe fondamentale stare tutti dalla stessa parte, impedendo che vengano approvati provvedimenti del genere, che rappresentano una iattura per il Sud e per la Campania. Come Presidente dell’Anci Campania, insieme al Presidente dell’Anci Nazionale Decaro e a tantissimi sindaci non solo meridionali e di centrosinistra ma provenienti da ogni regione d’Italia e anche di centrodestra, ci stiamo battendo senza sosta affinché non si prosegua lungo questa strada, devastante non solo per il Mezzogiorno ma per l’intero Paese. Se non cresce il Sud, infatti, non cresce l’Italia nel suo complesso. Qualche consigliere di opposizione ha anche detto che il luogo in cui si deve discutere di questo argomento è il Parlamento. È un grosso errore: il Consiglio Comunale, gli amministratori locali, i territori devono dettare la linea agli organismi nazionali e non viceversa. Dispiace, poi, che alcuni consiglieri di minoranza abbiano dovuto compiacere il parlamentare di riferimento, che si trova in palese difficoltà a giustificare agli elettori le posizioni secessioniste del proprio partito. In questa fase bisogna capire che è vitale difendere la nostra terra, opponendosi con decisione a chi vuole svendere il Sud”.

La replica di Napoletano

Secca la replica del consigliere d'opposizione Pasquale Napoletano, del gruppo Fratelli d'Italia. "La mozione approvata in consiglio a mio avviso ha evidenziato che tutta la dissertazione intorno all’autonomia differenziata sia piuttosto intrisa di ideologia e logiche di parte e poco  prestata al confronto politico. Una tesi, per essere sostenuta, necessita di una analisi attenta che non esclude il confronto con i cittadini e con gli interlocutori politici, anche i più lontani per visione e prospettive. L’Autonomia differenziata, potrebbe essere una opportunità anche e soprattutto per le Regioni del Sud - commenta - La mozione mi è sembrata anacronistica, paventando il rischio che si crei una differenza tra Nord e Sud del nostro Paese, ignorando che questo divario purtroppo è già in essere; non riconoscerlo o è sintomo di “scollamento dalla realtà” o si può solo giustificare come un’opposizione di facciata pur di contrastare un governo che sta lavorando bene! Che il divario sia già esistente ed attuale, infatti, si percepisce soprattutto in alcuni settori come quello della sanità. I cittadini campani nonostante paghino tasse altissime, sono oggetto di emigrazione sanitaria in regioni del Nord, per ottenere servizi più celeri ed efficienti, anche in questo caso un ringraziamento doveroso va al governatore De Luca. Quello che dietro l’Autonomia Differenziata si nasconda una volontà secessionista è una bugia colossale! Lo sa benissimo chi ha letto con attenzione i dieci punti che sono alla base del progetto di legge. L’obiettivo non è mettere Nord contro Sud ma farli viaggiare alla stessa velocità, è un Regionalismo competitivo dove la competizione non diventa assistenzialismo e non sfocia nel clientelismo che è la deriva patologica della politica e distrugge i diritti della collettività. Il processo avrà poi inizio solo una volta definiti i LEP, una garanzia che sgombra il campo da facili strumentalizzazioni. L’autonomia dei territori è valorizzazione degli stessi, delle identità, il tutto all’interno di un quadro normativo che rimane conforme al dettato Costituzionale".

Santonastaso: "Consiglio usato per fini partitici"

"Il Consiglio monotematico tenutosi in data odierna, in cui si è discusso relativamente all’autonomia differenziata, è stato voluto fortemente dal Sindaco di Caserta, in ispregio al Regolamento ed ai tanti altri monotematici richiesti in precedenza, oramai da più di un anno, da Fratelli d’Italia insieme a tutto il centrodestra su questioni vitali per la città, come il Biodigestore, il Macrico ed il Pnrr - commenta il capogruppo di Fdi Paolo Santonastaso - Evidentemente, il Parlamentino casertano viene utilizzato da quest’Amministrazione solo per meri fini partitici propagandistici su questioni di interesse nazionale per le quali nessun potere ha il nostro Consiglio Comunale. Tutto questo solo per attaccare il Governo, oggi, in particolare, attraverso la discussione relativa all’autonomia differenziata, un attacco a priori, dato che trattasi di un disegno di legge per il quale ancora tanto è da fare, come l’individuazione dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni). Forse perché è più facile parlare di questo che delle condizioni in cui è ridotta Caserta: i cittadini quotidianamente ci chiedono risposte su tante problematiche, passando dall’Anagrafe al Cimitero, dall’approvazione del PUC all’assenza di manutenzione ordinaria, dalle strade dissestate a quelle mai riaperte, come Via San Carlo, o nelle quali i lavori sono stati eseguiti, ma male, come in via Tescione, solo per citarne alcune, ma la lista, purtroppo, è lunghissima", conclude.
 

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