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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Marcianise

Il consigliere risponde alle accuse: "Il Pd non ha bisogno di padroni né di personaggetti"

Guerriero replica alle critiche per l'assenza al voto sul bilancio: "Il mio voto ininfluente. E comunque cosa si voleva ottenere? Un nuovo commissariamento o forse una crisi politica per trattare sulle poltrone?"

E' un fiume in piena Raffaele Guerriero, il consigliere comunale di Marcianise, eletto nella lista del Pd, al centro di accuse e critiche da parte di una componente dei dem. Una situazione degenerata al punto da arrivare a portare all'attenzione della commissaria provinciale Susanna Camusso la questione relativa alla mancata presenza del consigliere in Aula al momento del voto sul bilancio consuntivo.

"Ho assistito in silenzio alle accuse, alle rivendicazioni, alle minacce e agli insulti - afferma Guerriero - all’indomani dell’ultimo Consiglio comunale. Accuse e rivendicazioni che lasciano il tempo che trovano. A bocce ferme, lontano dalle futili polemiche, dalle superflue polemiche, è opportuno ricordare a qualcuno che siamo in regime democratico e non dittatoriale. E' opportuno ricordare a qualche 'falso moralista' o 'paladino della politica' che le polemiche non sono costruttive. Le critiche sì, ma solo se fatte nella massima correttezza".

Guerriero critica aspramente chi è arrivato a chiedere addirittura la sua espulsione dal Pd: "Richiesta di espulsione ed insulti a valanga da quella parte politica bocciata categoricamente dalla città. E non una volta sola". Parole che si riferiscono al gruppo dei Popolari Democratici che si è scagliato contro Guerriero all'indomani del consiglio comunale sul bilancio.

"Rispetto la sovranità popolare, ma stando ai fatti - continua il consigliere dem - riesco anche a comprenderne le ragioni. Finti luminari di un’epoca ormai passata. Luminari che oggi, stando ai margini della politica, pretendono di ritornare in campo, ma li connoto logorati ed arrugginiti dal tempo. Quella parte politica del partito che si ritiene popolare cattolica, ma stando ai fatti di democrazia, di spirito popolare e cattolico c’è ben poco. Dico a questi signori che le pecore fanno parte del gregge, la politica è altro. La politica è dialogo, confronto, discussione, rispetto, non arroganza, prepotenza ed imposizione. Lo sanno bene perché ho profonda stima della matrice che ci accomuna e che negli anni ha dimostrato di essere tra i più grandi leader del territorio. Da questo atteggiamento ben comprendo perché negli anni successivi, c’è stato chi non ha saputo governare i processi evolutivi di un’anima politica tanto nobile. Restate a casa, di persone equivoche ce ne sono già tante". Un'autentica mazzata nei confronti di chi 'ha scagliato la prima pietra'.

Quindi Guerriero entra nel merito della questione, vale a dire il voto sul bilancio consuntivo: "Rispondendo alle accuse, invece, bisogna essere estremamente precisi e seri. L’approvazione del bilancio consuntivo, ha evitato la crisi politica di una maggioranza articolata da numeri risicati. L’analisi del voto conclusosi con 12 voti favorevoli e 10 contrari non avrebbe inficiato il risultato, seppure fossi stato presente. Dunque invito i commercialisti, i ragionieri, gli avvocati e gli ingegneri del partito a ripassare la matematica e ad essere seri e precisi nelle dichiarazioni".

E sottolinea: "La riflessione che faccio, rivolgendomi alla città, è un’altra: cosa si voleva dimostrare o raggiungere nella mancata approvazione del bilancio? Il sesto commissariamento di Marcianise, cioè commissariare di nuovo la città? O aprire una papabile crisi politica, con la possibilità di una trattativa per un nuovo governo, e dunque poltrone?".

Quindi aggiunge: "A questi due interrogativi, perché altri non ne vedo all’orizzonte, rispondo con la stessa determinazione di sempre che è necessario il 'rispetto'. Sia nell’uno che nell’altro caso il sottoscritto non è stato interpellato rispetto al da farsi e se c’è qualcuno che si sente il 'padre padrone' del Partito Democratico al punto da decidere per tutti, quel qualcuno ha sbagliato modalità di azione e di pensiero. Il gruppo consiliare va coinvolto, va ascoltato, va rispettato e successivamente vanno aperte tutta una serie di riflessioni. Fino a quando ciò non avviene, non ritengo credibile nessuna spiegazione o giustificazione, così come queste rivendicazioni fatte da 'personaggetti' di un’epoca lontana le ritengo inutili, ridicole e senza senso".

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