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Sistema dei trapianti dorgano in Campania, Stellato con lAido

Caserta - Decidere di donare gli organi dopo la propria morte è un gesto di grande generosità e di civiltà che può salvare la vita anche a più di una persona, purtroppo sono troppo pochi gli organi da donare sul territorio. Un paziente su cinque...

Decidere di donare gli organi dopo la propria morte è un gesto di grande generosità e di civiltà che può salvare la vita anche a più di una persona, purtroppo sono troppo pochi gli organi da donare sul territorio. Un paziente su cinque muore aspettando un cuore, un fegato, un rene. Gli ultimi dati dicono che in Campania siamo al 40 per cento di opposizioni, quindi molti «no» alla donazione degli organi.
La Regione Campania, fra i cui compiti istituzionali rientra la tutela al diritto alla salute dei cittadini, ha intrapreso diverse iniziative con l'obiettivo di sviluppare le attività di donazione e trapianti per risolvere la grave carenza di donazioni nella nostra regione.
In tale contesto, ha suscitato perplessità la Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 1977 del 31/12/09, con la quale sono state individuate presso l'A.O.R.N. "A. Cardarelli", IV U.O.C. Anestesia e Rianimazione e Terapia Intensiva del Dipartimento di Gastroenterologia del Centro Trapianti Epatici, le sedi del Coordinamento Regionale Prelievi (CRP) e del Centro Regionale Trapianti (CRT).
Come ha rilevato il consigliere regionale Giuseppe Stellato l'individuazione presso l'A.O.R.N. "A. Cardarelli" della sede del Coordinamento Regionale Prelievi (CRP) e del Centro Regionale Trapianti (CRT), che gestiscono le liste d'attesa e l'allocazione degli organi, là dove sussistono i Centri Trapianti, preposti ad effettuare i trapianti medesimi, può generare un possibile conflitto di interesse tra le figure professionali preposte all'attività trapiantologica e quelle di compilazione della lista dei pazienti in attesa di trapianto e dell'allocazione degli organi.
Il consigliere regionale ha dunque presentato una question time al fine di garantire ai pazienti in attesa di trapianto d'organo, il rispetto del principio costituzionale dell'eguaglianza, dell' equità e della trasparenza, nonchè l'osservanza del criterio di priorità cronologica unitamente alla compatibilità degli organi tra donatore e ricevente, allo scopo di assicurare che gli organi siano assegnati secondo regole pubbliche.
"Mi adopererò a presentare tale proposta di legge, concertata con le associazioni di volontariato della donazione e del trapianto di organi, affinchè si possa avere un efficiente e garantito modello organizzativo e funzionale del Sistema Trapianti in Campania" - ha affermato Stellato - le indicazioni di merito relative alle azioni e agli interventi da effettuare, sono contenute, anche per gli aspetti riguardanti l'attività di donazione e trapianto d'organo, nella Legge Regionale n. 24 del 19 dicembre 2006: "Piano Regionale Ospedaliero per il triennio 2007 - 2009", e specificatamente al capitolo 7 dell'allegato "Linee di indirizzo per la rimodulazione dell'attività ospedaliera per il triennio 2007-2009" , che disciplina al punto 7.5 l'"attività trapiantologia", i Centri Regionali di Riferimento, i Centri di Rianimazione ed i Centri Trapianto. Sempre la stessa legge al comma 4 prevede la possibilità che un dodicesimo dei consiglieri regionali possano presentare una proposta di legge di modifica".
"Prendiamo atto con soddisfazione - osserva Gennaro Castaldi, Presidente Regionale dell'AIDO - della vicinanza del consigliere Stellato. Un trapianto ridona la vita. Ci sono poche donazioni, per motivi culturali, per riserve mentali e soprattutto per scarsa informazione, ma anche perché non c'è una più ampia collaborazione tra l'Assessorato alla Sanità della Regione Campania con le associazioni di volontariato, le quali vengono a conoscenza di provvedimenti, che lasciano non poche perplessità, senza il coinvolgimento e la pur minima concertazione con le associazioni medesime, impegnate in Campania sul terreno delle donazioni e dei trapianti di organi.
Serve un confronto per le questioni relative alle donazioni ed ai trapianti nella continuità delle azioni, come il percorso iniziato nelle scuole, con gli insegnanti. Le associazioni di volontariato svolgono un ruolo fondamentale, sono una risorsa decisiva. E' auspicabile che si possa procedere in futuro, tutti insieme, con uno spirito collaborativo, ognuno nell'ambito delle proprie competenze, per vincere la battaglia per la vita"

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