Centrosinistra aderisce a ripristino preferenza Udc
Piedimonte Matese - Come in tutto il Paese anche a Piedimonte Matese e in tutta la provincia di Caserta l'U.D.C. sta raccogliendo le firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dall'Unione Democratica di Centro, che...
Come in tutto il Paese anche a Piedimonte Matese e in tutta la provincia di Caserta l'U.D.C. sta raccogliendo le firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dall'Unione Democratica di Centro, che reintroduce le preferenze per l'elezione della Camera dei Deputati.
Già nel Mese di Marzo scorso l'UDC proponeva, una petizione popolare con la precipua finalità di recuperare, dal punto di vista della rappresentanza, il rapporto tra eletti ed elettori che l'attuale sistema ha sostanzialmente annullato, sì da assicurare il collegamento diretto tra l'eletto e il territorio. Oggi quella petizione è diventata una proposta di legge su iniziativa popolare, che l'on.le Lorenzo Cesa ha depositato il 31 luglio in Corte di cassazione, per reintrodurre le preferenze nelle elezioni alla Camera dei deputati. Nel capoluogo matesino la segreteria politica è all'opera da alcune settimane sotto l'attenta guida del Prof. Raffaele Ferraiuolo, per la raccolta delle adesioni, la vera novità è rappresentata dal fatto che la proposta dell'On. Cesa sta raccogliendo ampi consensi bipartisan anche da esponenti politici e amministratori del centro-sinistra come il Sindaco di Piedimonte Matese l'Avv.Vincenzo Cappello e alcuni amministratori locali che hanno firmato senza indugio.
Il Sindaco Cappello dopo essersi confrontato con il proprio segretario Provinciale Enzo Iodice ha firmato la petizione e ha dichiarato: "invito tutti gli elettori e i simpatizzanti, ma anche chi condivide questa battaglia politica e popolare, a non perdere questa occasione per riaffermare il proprio diritto a scegliere liberamente da chi farsi rappresentare in Parlamento". Gli esponenti dell'UDC hanno evidenziato che quando è in gioco la qualità e il futuro della democrazia occorre che ciascuno dia il suo contributo. E non si può rigenerare la politica, come noi ci proponiamo di fare, se non si assume in prima persona la responsabilità di cambiare il significato stesso dell'agire pubblico e dell'opera di governo.
