Il Pd attacca a spada tratta Alleanza Democratica

"Alleanza Democratica o meglio la ammucchiata democratica che si è autoproclamata la grande alleanza contro Savoia inizia a sgretolarsi per strada perdendo giorno dopo giorno vari pezzi.
Un simbolo, un voto. Questo lo slogan che potrebbe essere usato per definire il nulla che aleggia dietro quei "segni" che formano una eterogenea coalizione, che di politico non ha perfettamente nulla. In che modo, infatti, si chiedono gli elettori più critici ed intelligenti potrebbero condividere programmi e progetti Alleanzini e Comunisti?
E così arrivano i primi tuoni in una lista la cui struttura tempestosa sta causando non pochi problemi al candidato capolista Di Santo, tirato per la giacca da destra a sinistra, senza l'effettivo avvallo di rappresentanti politici autorevoli.
Dunque, in questo clima infernale si è consumato prima il freno per Itinerario Democratico e poi l'alt del Popolo delle Libertà.
La componente tematica del Partito Democratico, infatti, che fa capo al ministro Luigi Nicolais, ha preteso che fosse frenata l'azione di alcuni soggetti locali di a appropriarsi di un simbolo laddove esiste una lista del Partito Democratico che concorre alla competizione elettorale amministrativa, ossia quella capeggiata dal Sindaco uscente Giuseppe Savoia, Delegato Regionale del PD.
"E' impensabile, infatti, - hanno riferito gli organismi provinciali di Itinerario Democratico – che la componente locale di Itinerario Democratico possa fare campagna elettorale con una lista civica, tendente più verso il centro destra, contro la lista del PD".
Dall'altro lato, invece, i riferimenti locali del PdL hanno pubblicamente reso noto alla cittadinanza la loro estraneità alla composizione della lista capeggiata da Di Santo, denunciando e vietando l'uso improprio del simbolo".