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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Comune videosorvegliato: tutto regolare

Caiazzo - È pienamente legittimo il sistema di video sorveglianza installato esternamente alla casa comunale a tutela dell'ufficio della polizia municipale e dello stesso Palazzo di Città, come assicurano gli addetti, sconcertati per alcune...

È pienamente legittimo il sistema di video sorveglianza installato esternamente alla casa comunale a tutela dell'ufficio della polizia municipale e dello stesso Palazzo di Città, come assicurano gli addetti, sconcertati per alcune illazioni, fatte peraltro da alcuni colleghi, cioè dipendenti comunali che, ad avviso dei Vigili, hanno sollevato un polverone senza neanche informarsi, coinvolgendo altri ignari dipendenti, fra cui il rappresentate sindacale dello stesso vice comandante e il responsabile degli uffici finanziari che, peraltro, si è prontamente dissociato. L'unica obiezione forse fondata dei sindacalisti, relativa alla mancanza di avviso di zona soggetta a tele vigilanza, è caduto in quanto la prescritta tabella è stata già installata esternamente al comando della polizia municipale e prima non occorreva perché… l'impianto non era ancora attivato. Solo nel pomeriggio di sabato, infatti, il tecnico è riuscito a reperire ed installare il “cuore” dell'apparecchiatura, cioè un registratore già predisposto per cancellare automaticamente ogni dodici ore quanto registrato, mediante sovrapposizione di una nuova registrazione che, sia chiaro, non potrà essere utilizzata per controllare l'entrata e l'uscita del personale in quanto la legge esclude categoricamente tale possibilità. Nessuna preoccupazione quindi, per chi ha la coscienza a posto, mentre dovranno preoccupasi i malintenzionati, per i quali il servizio di vigilanza con telecamere dovrebbe rappresentare un grosso deterrente. Prima di disporre l'installazione di telecamere -peraltro rientrante nell'originario progetto approvato dalla giunta comunale che prevede anche le postazioni semaforiche- i responsabili dell'ufficio di polizia municipale si sono ben documentati e possono assicurare che l'installazione, peraltro affidata a ditta specializzata, è pienamente rispettosa del codice sulla privacy, dei provvedimenti generali sulla video sorveglianza varati il 29 aprile 2004 nonché e del decreto legge 196/2003. Nessuna irregolarità, quindi, come avrebbe outo essere chiro già prima, non potendosi ipotizzare che proprio i preposti all'osservanza delle leggi ne fossero i primi trasgressori. È destinato quindi a diradarsi il polverone sollevato dai sindacati, a meno che non dissenta la giunta o il sindaco, non certo qualche dipendente comunale.

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