Consiglieri comunali opposizione scrivono al prefetto

“ Contro ogni basilare forma di democrazia e nel segno di un’arroganza che produce effetti devastanti per l’intero paese”. Così i consiglieri del gruppo Popolari- Udeur, Nicola Caputo, Francesco Caputo e Renato Cocchiaro, commentano il consiglio comunale, convocato d’urgenza per stamattina presso la sede municipale. Ordine del giorno: decollo della raccolta differenziata e stipula della convenzione con il consorzio Geoeco. Gli esponenti del Campanile proprio non hanno tollerato quello che definiscono “ l’ennesimo atto antidemocratico e un’ulteriore testimonianza di un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei ruoli istituzionali”. “ La riunione è stata convocata meno di ventiquattro ore prima dalla seduta. Non ci è stata data l’opportunità di visionare gli atti”, precisa Nicola Caputo, che incalza: “ Come se questo non bastasse, poi, il consiglio è stato convocato nella stanza del sindaco, senza tener conto delle misure di sicurezza da destinare al pubblico”. “ Ma è mai possibile che nel Comune di Teverola, si venga meno alle condizioni minime di legalità?”, si chiede Cocchiaro. Alla sua voce indignata si aggiunge quella di Francesco Caputo. “ Ormai la maggioranza consiliare- commenta il portavoce dei Giovani Popolari Udeur – non si pone più limiti”. I tre consiglieri hanno segnalato l’accaduto al prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, con una lettera che esprime l’auspicio che il civico consesso non sia ritenuto valido. “ Quello che preoccupa è la superficialità con cui si gestisce la cosa pubblica a Teverola – ha aggiunto, in conclusione, Caputo- è scandaloso che per discutere della raccolta differenziata, argomento di estrema serietà per la popolazione, si convochi un consiglio d’urgenza, per di più, nella stanza del sindaco. Quasi come se la grave situazione ambientale in cui versa il paese, fosse un argomento privato”.