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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Lo Uttaro: comitati chiedono all'Acsa data apertura

Caserta - In attesa di incontrarsi martedì prossimo e discutere delle iniziative da assumere per contrastare l’accesso dei camion nella discarica Lo Uttaro, il comitato per l’emergenza rifiuti di Caserta, per mano del suo portavoce, professore...

In attesa di incontrarsi martedì prossimo e discutere delle iniziative da assumere per contrastare l’accesso dei camion nella discarica Lo Uttaro, il comitato per l’emergenza rifiuti di Caserta, per mano del suo portavoce, professore Francesco Bernieri, ha scritto due missive, una all’Acsa Ce3 e l’altra all’Arpac. Nella prima lettera, in relazione al protocollo d’intesa, siglato dalla Provincia e Comune di Caserta con il Commissario per l’emergenza rifiuti in data 11 novembre 2006, teso a realizzare in una cava abusiva una discarica abusiva in località Lo Uttaro, “cava Mastropietro”, per lo sversamento di F.O.S. prodotto dagli impianti irregolari di cosiddetto C.D.R. così come stabilito e confermato dalla S.V. già in occasione di un pubblico incontro organizzato dal Comune di San Nicola chiedono di conoscere la data e l’ora esatta in cui la S.V. intende attivare tale discarica abusiva. “La presente richiesta” – prosegue la missiva – “è avanzata in ragione del fatto che il Comitato e tutte le sue articolazioni locali, provinciali e regionali intendono manifestare democraticamente il loro dissenso sull’intera iniziativa che si appalesa come un autentico attentato alla salute pubblica, un ulteriore aggravamento della situazione di inquinamento dell’area, un danno all’economia locale e alla proprietà privata nonché un disastro ambientale. La lettera si conclude ricordando “infine la legge 241/90 e s.m.i. la legge istitutiva del Ministero dell’ambiente e s.m.i. in rapporto al diritto di rappresentanza di associazioni ed enti portatori di interessi diffusi”. Nella seconda missiva indirizzata all’Arpac, il comitato di Caserta chiede “di avere, con ogni consentita urgenza e comunque prima dell’entrata in esercizio della discarica abusiva, copia di tutti gli atti, le analisi, i monitoraggi e quant’altro sono stati richiesti dagli enti preposti ed effettuati da codesti enti ante operam. Ciò allo scopo di conoscere quanto posto in essere in questo settore e consentire allo scrivente Comitato di esercitare il diritto di controllo, verifica, replica e difesa della salute pubblica, dell’ambiente e del territorio”. Anche in questo caso è fatto riferimento al diritto di rappresentanza ai sensi dell’art. 197 del D.Lgs. 152/06, il protocollo d’intesa dell’11 nov. 2006 citato la legge 241/90 e s.m.i., la legge istitutiva del Ministero dell’ambiente e s.m.i. in rapporto al diritto di rappresentanza di associazioni ed enti portatori di interessi diffusi. Dunque, i Comitati scendono sul piano democratico e pacifista della resistenza all’apertura della discarica e lo fanno in maniera assolutamente democratica.

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