Svolta omicidio Katia Tondi: Procura indaga il marito

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario il marito di Katia Tondi, la 31enne trovata strangolata due mesi fa (lo scorso 20 luglio ) a San Tammaro (Caserta), all'interno della sua abitazione. Emilio Lavoretano, coniuge della Tondi che di professione fa il gommista si è sempre detto innocente.
L'autopsia e le verifiche sul corpo avevano confermato che Katia Tondi fu strangolata. Il referto autoptico, dei medici legali Angela Serino e Giuseppe De Rosa, fu stato consegnato ai magistrati inquirenti, alla Procura di S.Maria Capua Vetere, e all'ufficio del Sostituto Procuratore Domenico Musto, titolare dell'inchiesta. L'ora del decesso, accertata dagli investigatori, corrisponderebbe tra le 18 e le 19 di quel pomeriggio quando il marito di Katia, dichiarò di essersi allontanato per andare a fare la spesa e che finora aveva rappresentato un forte alibi per l'uomo (lo scontrino del supermercato dove ha fatto la spesa sulla base della lista che gli aveva preparato pare proprio la moglie Katia).
Ma la procura ha anche disposto il sequestro probatorio dell'appartamento di San Tammaro, nel Casertano (in via Ferdinando di Borbone), in cui fu uccisa Katia, madre di un bimbo di nove mesi. Una decisione che non fu presa nell'immediatezza del fatto. Lavoretano, è assistito dall'avvocatessa Natalina Mastellone che aveva affidato le indagini difensive al criminologo Carmelo Lavorino. A sua volta la famiglia di Katia aveva conferito un mandato di incarico per agire come consulente di parte al criminologo investigativo Ezio Denti.