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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Cipriano Chianese si difende davanti al Gip: non sono estorsore

Parete - Ha ribattuto all'accusa Cipriano Chianese, l'avvocato imprenditore di Parete (Caserta), considerato il "re delle ecomafie" per conto del clan dei casalesi, arrestato martedì con l'accusa di aver estorto, nel 2005, quote e gestione di una...

Ha ribattuto all'accusa Cipriano Chianese, l'avvocato imprenditore di Parete (Caserta), considerato il "re delle ecomafie" per conto del clan dei casalesi, arrestato martedì con l'accusa di aver estorto, nel 2005, quote e gestione di una società di trasporti ai titolari. Durante l'interrogatorio di fronte al gip Alessandra Ferrigno, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che lo riguarda. Chianese, difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Emilio Martino, ha raccontato che sulle quote della società di trasporti Mary Trans c'era un accordo con gli altri soci. Un accordo che, secondo quanto ha sostenuto Chianese davanti al gip, non viene rispettato. Da quale momento, si avviano una serie di mediazioni da parte di 'soggetti particolari'. L'esito della trattativa, racconta l'avvocato imprenditore, fu quello di essere costretto lui a versare 15mila euro affinché la società potesse tornare al fratello. Secondo l'inchiesta, Chianese sarebbe riuscito a portare la società nelle mani di suo fratello Francesco, nel dicembre del 2005, facendo pressioni sugli imprenditori della Mery Trans, garantendo incolumità se avessero sottoscritto quote al fratello. Secondo un collaboratore di giustizia, le pressioni, prima solo verbali, si sarebbero trasformate in minacce di un intervento diretto dei Casalesi se non avessero ceduto alle richieste.

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