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Rendiconto: il comune vince il ricorso al Tar, parla il sindaco Nando Bosco

Casapulla - A due giorni dalla sentenza del Tar di Napoli che ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Casapulla nei confronti della Prefettura di Caserta in relazione all'illegittima nomina del commissario ad acta per l'approvazione del...

A due giorni dalla sentenza del Tar di Napoli che ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Casapulla nei confronti della Prefettura di Caserta in relazione all'illegittima nomina del commissario ad acta per l'approvazione del rendiconto 2012, il sindaco Ferdinando Bosco, a seguito di un'intensa e proficua riunione di maggioranza, ha affermato: "Alla luce della sentenza del Tar di Napoli che, in maniera granitica, evidenzia l'illegittimità dell'operato della Prefettura di Caserta in relazione alla procedura di commissariamento avviata in danno al Comune di Casapulla, sono diverse le sensazioni che sento il dovere di esprimere, per me ma soprattutto in nome e per conto di un'intera comunità che ha assistito, senza colpa, violentare la sua più alta espressione di democrazia, il consiglio comunale. Sono stati quaranta giorni trascorsi all'insegna dello stupore e dell'incredulità, in quanto mai si sarebbe immaginato un confronto tra enti locali e Prefettura così poco istruito ed in spregio al sano principio di leale cooperazione. Senza considerare il rammarico ed il senso di disagio che ha colpito nel corpo e nella mente il sottoscritto, che quotidianamente, con abnegazione e senso del dovere, ha comunque continuato a portare avanti il mandato ricevuto dai cittadini. Tali disagi ed il danno all'immagine che ha subito la comunità casapullese meritano giustizia e sento, pertanto, il dovere di aspettarmi da Sua Eccellenza il Prefetto di Caserta l'adozione di quei provvedimenti di natura disciplinare nei confronti di quei dirigenti prefettizi che hanno condotto l'istruttoria prodromica alla frettolosa ed ingiusta decisione di nominare alle 20,50 del 30 maggio un commissario ad acta per funzioni che mai, secondo la normativa vigente, avrebbe potuto espletare. Sono allo stesso tempo curioso di comprendere le ragioni che hanno spinto quei dirigenti prefettizi il pomeriggio del 30 maggio scorso a mettere alla porta un primo cittadino e tre amministratori della sua maggioranza piuttosto che ascoltare le loro deduzioni che poi si dovute, necessariamente e senza alternativa, riverberare in seno al ricorso giurisdizionale accolto. L'amministrazione comunale di Casapulla esce a testa alta da questa spiacevole vicenda, pronta a portare a termine entro la primavera prossima le ultime opere in cantiere. Quanto alla minoranza consiliare mi sovverrebbe da tralasciare, ma un appunto devo pur farlo: quella del commissariamento sarebbe stata l'occasione opportuna per dimostrare che, al di là della contestazione ed opposizione politica, la violazione della democrazia, delle istituzioni ma soprattutto della collettività che rappresentano non hanno colore politico. Pertanto mi sarei aspettato un atteggiamento diverso e di collaborazione e non certo l'ennesimo proclama di protesta che poi si è verificato per l'ennesima volta contrario all'esito sperato. Quello che era in gioco non era l'elezione di questo o quel consigliere comunale, ma la dignità di un'intera cittadina e la loro miopia non ha compreso neanche questo evidentissimo dato di sana politica".

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