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Economia

I prezzi di benzina e diesel aumentano (di nuovo). Il rischio ‘stangata’ dietro l’angolo

Dall'inizio della settimana c'è stato un netto rialzo ai distributori

Dall’inizio della settimana, ormai, si può notare quasi quotidianamente aumentare i prezzi di benzina e diesel. Ed il pericolo è che l’incubo maggiore potrebbe non essersi ancora materializzato.

Il 31 ottobre, infatti, andrà in scadenza il cosiddetto sconto sulle accise, il taglio di 30,5 centesimi al litro sui prezzi di benzina e gasolio prorogato più volte nel corso degli ultimi mesi.

La formazione del nuovo governo è ancora in alto mare, ma una delle prime "patate bollenti" che l'esecutivo dovrà gestire sarà proprio il taglio delle accise. L'ipotesi più probabile è quella di una ulteriore proroga, magari fino a dicembre, ma visto lo stallo nella scelta della squadra di governo e le altre questioni urgenti, il prolungamento della misura, ad oggi, non può essere dato per scontato. Un problema non da poco.

Secondo la media nazionale, la benzina in self service supera quota 1,7 euro/litro, il gasolio è a 1,89 in self service e oltre i due euro/litro in modalità servito. Con la corsa dei prezzi dei carburanti che non accenna a fermarsi, un eventuale addio allo sconto introdotto dal governo uscente potrebbe avere degli effetti catastrofici su famiglie e aziende, già messe in ginocchio dal caro-energia. Se il taglio non venisse prorogato, dal 1° novembre avremmo dunque la benzina self oltre i 2 euro/litro e il gasolio a 2,2 euro/litro.

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