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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Capua

Nel casertano la prima azienda ecosostenibile che fa tesoro delle misure anticovid

Benessere, salubrità e inclusioni sono i punti di forza di "Don Peppe Green"

Al nastro di partenza la prima azienda interamente ecosostenibile che fa tesoro della prevenzione anti-Covid per assicurare qualità e sicurezza, anche sanitaria, nel settore del turismo e della ristorazione.

Un progetto ambizioso quello della "don Peppe Green" che ha ricevuto un finanziamento pubblico aggiudicandosi il Bando POR CAMPANIA FESR 2014 - 2020 Asse Prioritario 3. Da qui la possibilità di garantire sicurezza sanitaria che si traduce in sanificazione dell'aria, distanziamento dei tavoli, e circolarità dei percorsi che diventano elementi imprescindibili del vivere quotidiano. Come imprescindibili sono per la "don Peppe Green" il rispetto dell'ambiente e l'utilizzo di energie rinnovabili che, uniti alla disponibilità di favorire accoglienza, ospitalità e l’incomparabile offerta del territorio casertano (dai beni materiali ai valori immateriali), possono assicurare alla struttura un posizionamento ed un vantaggio competitivo unico.

Un luogo in cui gastronomia e cultura locale si gustano e si comunicano con prodotti del territorio, con l'obiettivo di attrarre un turismo esperienziale interessato alle eccellenze casertane senza trascurare le tradizioni napoletane e le particolarità enogastronomiche irpine, sannite, e salernitane. Il tutto da godere a contatto con la natura in un contesto capace di trasmettere salubrità e benessere. E saranno i bambini i veri artefici di una rivoluzione che, nell'oasi di sette ettari e mezzo incastonata tra Capua e il suo prezioso borgo, Sant'Angelo in Formis, connoterà la "don Peppe Green".

Autoproduzione, accoglienza e didattica, questi i fulcri di un'idea unica che, in una logica di circolarità virtuosa e di filiera corta, dalla terra al "piatto commestibile" vedrà protagonisti gli alunni delle scuole primarie del territorio che insieme a bimbi diversamente abili garantiranno gli ingredienti ai menù stagionali della "don Peppe Green". Ciò grazie a laboratori didattici ed esperienziali strutturati ad hoc tra agrumeti, uliveti, orti e giardini d'erbe aromatiche che, alla "don Peppe Green", integrano il B&B e il ristorante. Un'idea originale che, in linea con le iniziative culturali messe in atto dal Comune di Capua, metterà al centro le scuole e le associazioni del territorio per un rilancio turistico della zona che si racconterà anche attraverso i suoi prodotti e le sue tipicità.

Una storia che alla "don Peppe Green" farà rivivere l'unicità della "città degli ozi" che diede il nome e fu antica capitale della Campania e che, secondo Cicerone nel I secolo a.C., era tra le città italiche seconda solo a Roma. Un circolo virtuoso che alla "don Peppe Green", dal seme al frutto, dal passato al futuro, restituirà alle nuove generazioni il valore delle mani nella terra e con esso il significato etimologico della parola "cultura", da custodire, tramandare e comunicare.

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