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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Api: 'Serve nuovo concetto di sicurezza'

Napoli - Tra polemiche e dissensi, il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge attuativo della legge delega sulla sicurezza sul lavoro. Pilastro fondante del nuovo corpus normativo è quell'inasprimento del regime sanzionatorio ai danni...

Tra polemiche e dissensi, il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge attuativo della legge delega sulla sicurezza sul lavoro. Pilastro fondante del nuovo corpus normativo è quell'inasprimento del regime sanzionatorio ai danni delle imprese che sta animando il dibattito in corso.
«Di "in"sicurezza sul lavoro si muore, oggi come in passato – ha dichiarato Diego Mascolo, segretario generale dell'Api Napoli - E ciò a fronte di una legislazione pur esistente che aveva posto al centro il benessere e la tutela dell'individuo e conteneva un ampio prontuario di regole a cui il datore di lavoro doveva sottostare. Ma se questo impianto non ha mai prodotto i risultati sperati, vuol dire che l'origine del problema, più che nella normativa in materia, che se correttamente applicata sarebbe stata ineccepibile, va ricercata in quelle vacatio alle quale nessuno ha mai voluto porre rimedio. La prima, più importante è una nuova cultura della formazione, che dovrebbe coinvolgere tutti, dai lavoratori ai datori di lavoro, e dalla quale dovrebbe scaturire un concetto della sicurezza radicato nella vita aziendale tale da porsi come requisito essenziale. Si tratta di un obiettivo ambizioso ma non impossibile da perseguire se potrà avvalersi della collaborazione di istituzioni governative e organizzazioni sindacali in primis.»
«Altro leva sua cui puntare è la prevenzione – ha aggiunto Emilio Alfano, presidente Api Napoli - Se ci riferiamo, ad esempio, all'episodio di Molfetta, che certamente non è un caso isolato, ma solo l'ultimo in ordine di tempo, sarebbe anche auspicabile che le imprese chiedessero una verifica preventiva del piano di sicurezza messo a punto, con l'assicurazione, però, che il personale delegato a queste operazioni sia altamente qualificato. In tal senso, potremmo avvalerci del contributo di conoscenze di cui sono depositarie le università ed i centri di competenza.»
«C'è da lavorare molto per individuare le professionalità "disponibili" a mettere in moto un sistematico sistema di controllo del territorio produttivo – conclude Uberto Caiazzo, consigliere Api Napoli con delega alla Sicurezza - e ritengo che allo stato gli organi pubblici preposti non abbiano la possibilità di fornire alcun contributo. Probabilmente è necessario investire come si farebbe per un qualsiasi progetto. Immaginiamo un obbiettivo, che è quello di ridurre la percentuale degli incidenti, quantizziamo il risparmio sociale che ne verrebbe dalla riduzione di morti, incidenti e invalidità, e destiniamo le equivalenti risorse per mettere in campo una forza nuova di professionalità, libere da colori politici ed appartenenze, che operi a tutto campo sul territorio, che si possa muovere con poteri ampi, senza atteggiamenti inquisitori, bensì con la volontà di formare una nuova cultura della sicurezza che coinvolga tuttI gli attori del sistema produttivo nell'interesse generale della collettività».

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