rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Ospedale, Cisl Fp: Accordo regionale non funzionale

Caserta - In riferimento a quanto riportato dal Corriere di Caserta del 07/09/2007 in merito all’accordo raggiunto tra l’assessore alla Sanità, On. Montemarano, e ai Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta...

In riferimento a quanto riportato dal Corriere di Caserta del 07/09/2007 in merito all’accordo raggiunto tra l’assessore alla Sanità, On. Montemarano, e ai Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e della CE / 1, il segretario aziendale Pasquale Manna esprime tutto il suo rammarico e la sua opposizione a tale accordo. Ricordiamo che nella riunione tra i summenzionati dirigenti, tenutasi in data 06/09/2007 in assessorato, i Direttori Generali consegnano all’università 200 posti letto. “Considerato le peculiarità e le specificità delle due aziende sanitarie, nonché la capacità delle stesse di offrire assistenza al territorio, debbo ritenere che di fatto i 200 posti letto saranno messi a disposizione dalla sola Azienda Ospedaliera.Ritengo che come me anche ogni altro ospedaliero, quindi Primari, Dirigenti Medici e non Medici, Infermieri, Tecnici, Ausiliari, Amministrativi, la società civile, ovvero tutti quelli che hanno a cuore le sorti del nosocomio casertano e vogliono impegnarsi affinché sia restituito l’ospedale alla cittadinanza e al tutto il territorio di Terra di Lavoro, non può assistere inerme a questa vergognosa quanto intollerabile svendita dell’unico ospedale della città di Caserta, in grado fino a poco tempo fa ( giugno 2006 ) di dare qualsiasi risposta in materia assistenziale.Non è possibile, in attesa che fra dieci anni e più ( questo è il tempo che probabilmente si impiegherà per la costruzione del nuovo policlinico ) che anche Caserta si doti di una seria struttura universitaria, il Direttori Annunziata e Paternostro consegnino il 100% degli attuali posti letto a persone, sicuramente stimatissime e degne di ogni rispetto, ma che di fatto con l’ammalato hanno ben poco a vedere.L’ospedale è un luogo in cui si fa diagnosi e cura; l’università si interessa di didattica e formazione.In tal senso va intesa la collaborazione oggi tra le due strutture.Ben vengano gli studenti nelle corsie, d’accordo affinché l’ospedale dia tutto il supporto necessario per la formazione dei nuovi e futuri medici, ma oltre non si può andare e non si deve permettere.Il laureando in medicina deve potersi basare su una esperienza ospedaliera, maturata nelle corsie del nostro ospedale anche per una valutazione e una sua scelta futura riguardo alla specialistica che vorrà intraprendere; apriamo le porte di tutto l’ospedale ai nostri giovani studenti, ma niente che abbia a che fare con l’assegnazione di posti letto nelle mani dei sig. Baroni universitari.L’ospedale appartiene in primis alla cittadinanza, poi ai dipendenti ospedalier: non può e non deve essere oggetto di spartizione del potere politico.Si legge ancora nell’articolo che i posti letto da assegnare all’università si sarebbero resi disponibili in quanto molti reparti sono stati accorpati.Ma questo accorpamento non era una conseguenza della delibera regionale 1843 del 2006 che imponeva alle azienda una migliore e più funzionale ridistribuzione delle risorse umane ed economiche a disposizione?Non era una delibera che voleva tagliare gli sprechi che eventualmente esistevano nelle aziende sanitarie della Regione?

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ospedale, Cisl Fp: Accordo regionale non funzionale

CasertaNews è in caricamento