Truffa con il bonus sport del Covid: contratti ad amici e parenti del presidente della squadra di calcio
Soldi anche ai minorenni. Gli indagati costretti a ritornare alla società una parte dei contributi
Contratti di collaborazione anche a minorenni, impennata di ‘assunzioni’ nel momento in cui è uscito il bando di ‘Sport e Salute’ e soprattutto un numero spropositato di persone dello staff (100 in totale, tutti indagati) che nemmeno squadre professionistiche. Sono stati questi gli elementi che hanno portato la Guardia di Finanza ad accendere una spia sulla associazione sportiva dilettantistica di Macerata Campania, presieduta da un 41enne, che poi ha fatto emergere la frode complessiva da 400mila euro.
Era il periodo del lockdown, tante associazioni (ovviamente anche quelle sportive) erano state costrette a fermare le attività. Così ‘Sport e Salute’ avvia un bando per aiutare coloro che vivono grazie al lavoro di collaborazioni con le Asd e di conseguenza l’associazione di Macerata Campania capisce subito che c’è la possibilità di introitare più finanziamenti possibili. Permette a queste 100 persone di registrarsi sul portale di ‘Sport e Salute’ dopo una impennata di assunzioni (tutte tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020) ma addirittura, così come confermano dalla Guardia di Finanza, ci sono tra i collaboratori anche dei minorenni (tante posizioni stralciate) che incassano dei soldi nonostante siano – semplicemente – degli iscritti alla scuola calcio.
Tra coloro che risultano indagati ci sono anche amici e parenti del presidente della Asd ma quello che emerge è che tutti abbiano incassato dai 600 ai 1200 euro ma una parte è stata ritornata indietro al patron dell’associazione. In poche parole l’accordo prevedeva che ci fosse il contratto di collaborazione, il ‘dipendente’ incassasse i soldi ma poi tornasse indietro i soldi (in percentuale diversa rispetto a quello che era l’importo totale) proprio al 41enne presidente della realtà sportiva di Macerata Campania.
Tra gli indagati ci sono quasi tutti uomini anche se non mancano alcune donne che avrebbero partecipato al raggiro nei confronti di ‘Sport e Salute’.
