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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Urla e scenate in tribunale, donna accusata di stalking ‘cacciata’ dall’aula

Vittima delle condotte persecutorie un’avvocatessa. Le testimonianze dei familiari fanno infuriare l’imputata

Le tensioni sembrano non essersi placate nemmeno dopo il rinvio a giudizio. Antonella S., 52 anni di Castel Volturno, ha iniziato ad urlare in aula nel corso del processo che la vede imputata per stalking nei confronti di un'avvocatessa, Carla C., costringendo il giudice Montariello del tribunale di Napoli Nord ad allontanarla con l'intervento dei carabinieri.

E' quanto accaduto nel corso del processo, celebrato nei giorni scorsi. Nel corso dell'udienza sono stati escussi alcuni familiari della professionista, il marito ed il fratello, che hanno sostanzialmente confermato le accuse. Con loro sul banco dei testimoni anche un ufficiale di polizia giudiziaria che ha effettuato indagini sui tabulati, acquisiti al fascicolo del dibattimento, e raccolto le denunce della vittima, parte civile nel processo con l'avvocato Raffaele Costanzo. Si torna in aula a inizio febbraio.

Il processo riguarda alcune condotte persecutorie poste in essere dalla 52enne nei confronti della professionista ritenuta responsabile di uno sfratto occupato abusivamente dall'imputata. Dopo la causa, patrocinata dalla legale, l'avvocatessa - che esercita al foro di Napoli Nord - è finita nel mirino ricevendo chiamate e messaggi dal tono minatorio.

"Devo sfregiarti con l'acido", le avrebbe detto la 52enne. E ancora. "Finirà molto male. Io ti sparo". In una delle chiamate la 52enne, difesa dall'avvocato Nando Trasacco, avrebbe riferito all'avvocatessa di sapere quale scuola frequentassero i figli provocando in lei uno stato di angoscia.

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