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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Vairano Patenora

Piazze di spaccio, i carabinieri ricostruiscono la rete dei pusher

Il processo a carico di quattro persone accusate di aver messo in piedi un mercato della droga

"Seguendo Salvatore Bianco (che ha scelto il rito abbreviato) siamo risaliti a catena agli altri imputati riuscendo a ricostruire i ruoli ed i luoghi nel quale operavano". Sono le dichiarazioni rese dall'ufficiale dell'Arma dei Carabinieri della stazione di Vairano Scalo che condusse le indagini nel processo a carico di Salvatore Improda, Mario Del Vecchio, Giovangiuseppe De Rosa ed Aldo Bianco, accusati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere di spaccio di droga. 

Dinanzi al giudice monocratico Giuseppe Meccariello l'ufficiale ha spiegato la genesi dell'indagine partita nell'aprile 2018 a seguito di un controllo a carico di Salvatore Bianco e proseguita grazie alle captazioni che hanno permesso ai militari di identificare gli altri imputati. "Da Salvatore Bianco siamo passati ad identificare Salvatore Improda. Successivamente siamo risaliti a Mario Del Vecchio che sembrava un acquirente occasionale ed invece gestiva una autonoma attività di spaccio. Da Del Vecchio siamo risaliti a De Rosa e poi via via agli altri". Si torna in aula nel mese di novembre per l'escussione dei testi della Procura in particolar modo degli acquirenti.

Gli imputati sono stati coinvolti nell'inchiesta sulle piazze di spaccio (cocaina, hashish e marijuana) a Vairano Patenora, Pietravairano, Caianiello, Teano, Marzano Appio, Roccamonfina e Pozzilli (Isernia). L'attività investigativa svolta dai carabinieri di Vairano Scalo supportata da riscontri tecnici, intercettazioni, pedinamenti e testimonianze degli acquirenti permise di accertare l'esistenza delle piazze di spaccio gestite in primis da Salvatore Bianco e da Giovangiuseppe De Rosa considerati dalla pubblica accusa i pusher di primo ordine dal mese di maggio 2018 al mese di luglio 2020. La compravendita delle sostanze stupefacenti avveniva o in maniera itinerante con punti di incontro concordati di volta in volta al fine di eludere i controlli delle forze dell'ordine o a domicilio o si concentrava in due bar ubicati a Vairano Scalo e Pietravairano gestiti da Giovangiuseppe De Rosa, resi punti di spaccio indoor nei quali lavorava Mario Del Vecchio.

Sono stati registrati nel corso dell'indagine oltre 100 episodi di cessione con tanto di prezzario e calendarizzazione. La cessione di cocaina avveniva 3 volte alla settimana con un prezzo che andava dai 40 agli 80 euro quando il quantitativo di stupefacente era pari o superiore al grammo. Hashish e marijuana venivano ceduti ogni 2 giorni con un prezzo che partiva dai 5 euro a dose. La droga veniva immessa nelle piazze di spaccio locali o extra regionali grazie al trasporto in vetture di proprietà degli imputati o ad essi riconducibili opportunamente modificate allo scopo.

Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Michele Di Fraia, Giuseppe Scala, Ernesto De Angelis, Ciro Balbo, Pietro Cerro, Maria Rosaria Di Dona.

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