rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Sorella di Zagaria non è pericolosa, 'no' dei giudici a confisca e sorveglianza speciale

La decisione della sezione misure di Prevenzione di Santa Maria Capua Vetere: "Nessun elemento nuovo su sua partecipazione al clan"

No alla sorveglianza speciale per Beatrice Zagaria, sorella del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria alias Capastorta.

Lo ha deciso la Quarta Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale - presieduta dal giudice Massimo Urbano con a latere Carla Bianco e Marinella Graziano - rigettando la proposta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 5 anni  nonché la proposta di confisca dei beni immobili in disponibilità diretta ed indiretta della sorella di Zagaria.

I beni oggetto di proposta di confisca sono l'immobile sito a Casapesenna Corso Europa 185 intestato a Beatrice Zagaria, un terreno con annessa abitazione e relative pertinenze sito a Castel Volturno in via Scarlatti 26, un terreno sito a Castel Volturno in via Bellini. Il rigetto delle proposte di prevenzione patrimoniali e personali nei confronti di Beatrice Zagaria, assistita dagli avvocati Ferdinando Letizia e Giuseppe Stellato, per il Tribunale di Sorveglianza deriva dall'assenza di attualità della pericolosità sociale.

Beatrice Zagaria venne condannata in primo grado all'esito di rito abbreviato alla pena di 6 anni ed 8 mesi di reclusione per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Le veniva contestato il ruolo di provvedere alla distribuzione degli stipendi necessari al sostentamento dei familiari in libertà; stipendio consegnato loro mensilmente. La contestazione riguardava il mese di febbraio 2015 al mese di febbraio 2017. In Appello il reato associativo venne riqualificato in ricettazione aggravata dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi e la pena in primo grado venne rideterminata in 3 anni di reclusione.

A parere del Tribunale di Sorveglianza sammaritano dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato Beatrice Zagaria in prima persona o i suoi familiari (il marito Nicola ed il figlio Filippo Capaldo) non è emerso alcun elemento nuovo di partecipazione o presenza di Beatrice Zagaria in seno al clan. Difettando quindi il requisito dell'attualità della pericolosità sociale le misure di prevenzione personali e patrimoniali sono state rigettate.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sorella di Zagaria non è pericolosa, 'no' dei giudici a confisca e sorveglianza speciale

CasertaNews è in caricamento