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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Soldi di Zagaria, chiesta la condanna di Giuseppe Inquieto

Il pm ha invocato 6 anni. Richiesta di giudizio per i Nobis e Rita Fontana

Chiesti sei anni di condanna per Giuseppe Inquieto ed il rinvio a giudizio per Salvatore, Mario e Giovanni Nobis oltre che di Rita Fontana. Questa la richiesta del pubblico ministero nel corso dell'udienza preliminare celebrata stamattina dinanzi alla ventiseiesima sezione gup del tribunale di Napoli. 

I cinque erano stati tutti coinvolti nell'inchiesta sul reimpiego del denaro del boss Michele Zagaria per cui Nicola Inquieto, fratello di Giuseppe e ritenuto dagli inquirenti come colui che avrebbe investito i soldi del capoclan in Romania, è sotto processo al tribunale di Napoli Nord.

Giuseppe Inquieto, difeso dall'avvocato Nando Trasacco, ha scelto il rito abbreviato ed ha visto la richiesta di condanna formulata nei suoi confronti dal pm. Il 49enne è accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso per aver curato gli interessi economici di Michele Zagaria, favorendone l'insinuazione nel tessuto economico-imprenditoriale attraverso aziende riconducibili al capoclan (la Inab Metal S.a.s, la Aurora Service, Aurora Servizi ed altre aziende). Inoltre si sarebbe occupato della latitanza di Zagaria costruendo in quanto "abile fabbro", secondo il racconto dei collaboratori di giustizia, i bunker dove Capastorta si nascondeva prima del suo arresto nel dicembre 2011 in via Mascagni a Casapesenna, a casa di Vincenzo Inquieto, fratello proprio di Giuseppe e Nicola. Inquieto venne arrestato nell'aprile dell'anno scorso con il Riesame che successivamente annullò l'ordinanza. 

I Nobis e Rita fontana, invece, hanno optato per il rito ordinario. Sono accusati di intestazione fittizia di beni e riciclaggio dei soldi, ritenuti di provenienza illecita, nel caseificio di famiglia. Il giudice si è riservato sulla decisione e pronuncerà il suo verdetto nelle prossime ore. 

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