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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Piana di Monte Verna

Scarichi illegali per produzione di olio, sequestrato frantoio

Il blitz dei carabinieri della Forestale nell'azienda agricola. Il titolare denunciato

Scaricava i reflui della produzione di olio nel terreno al di sotto della sua azienda agricola. Per questo i carabinieri Forestali di Formicola, unitamente all'Arpac, hanno sequestrato un frantoio a Piana di Monte Verna.

Nel corso dell'ispezione è emerso che che per la campagna olearia 2021-2022 non era stata presentata dal titolare della Ditta al Comune di Piana di Monte Verna nessuna Comunicazione circa le modalità di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide. Inoltre, le acque di vegetazione e quelle di lavaggio delle olive, mediante due separate condotte, sono trasportate in una prevasca sita al di sotto del piano cortile e da questa, mediante una tubazione, vengono convogliate in una vasca interrata suddivisa da tre setti. Al momento del sopralluogo la prevasca era colma, con tracimazione dei reflui sulla pavimentazione, mentre la vasca interrata era quasi piena.

E ancora. Il terreno sottostante al plesso aziendale è risultato saturo di reflui oleari che sgorgavano in una zona situata al disotto della vasca di stoccaggio delle acque di vegetazione, tanto da andare a costituire in un punto più depresso una pozza di reflui oleari costituita da “acque di vegetazione”. Sullo stesso fondo agricolo si era creato un rivolo di tali acque di vegetazione che per corrivazione si riversavano nei terreni sottostanti al plesso aziendale. Tale rivolo di acque reflue aveva un colore scuro ed un odore tipico dei reflui oleari che, seppur di una modesta portata, si presentava continuo e si estendeva per una lunghezza di centinaia di metri dal crinale della collina sulla quale è posto il frantoio.

Data la natura impervia dei luoghi non è stato possibile determinare il recapito finale del rivolo di reflui, anche se si presume che lo stesso si riversi, mediante un sistema di canali presenti in zona, nell’alveo di un torrente sottoposto a tali terreni.

I controlli hanno evidenziato come il titolare del frantoio non effettuasse la prevista utilizzazione agronomica dei reflui oleari prodotti. Anzi, la situazione ravvisata è stata ricondotta ad una gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi. Per questo l'intero frantoio oleario e le aree di sua pertinenza sono stati posti sotto sequestro, con l’obbligo di provvedere nel più breve tempo possibile allo smaltimento delle acque di vegetazione e dei reflui oleari stoccate nelle vasche aziendali. Il titolare dell’attività è stato deferito in stato di libertà per smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi mediante immissione degli stessi in acque superficiali o sotterranee in violazione alle previsioni del Testo Unico Ambientale.

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