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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Grazzanise

Allevatori protetti da Ciccio 'e Brezza, condanna per il 'galoppino' del clan

Sono stati inferti 4 anni e 6 mesi di reclusione a Lanna

Condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per Martino Lanna, 54enne di Grazzanise finito sotto processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso. E’ quanto disposto dalla prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - presieduta da Giovanni Caparco con a latere i giudici Francesco Maione e Patrizia Iorio - nel processo per la 'protezione' offerta dallo stesso pentito a imprenditori ed allevatori zootecnici della Terra dei Mazzoni.

Il collegio ha recepito la richiesta di 4 anni e 6 mesi di reclusione, formulata dal sostituto procuratore della Dda Maurizio Giordano nella sua requisitoria. Dichiarata prevalente l’attenuante della minima partecipazione tanto da rendere inoperativa l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.

La vicenda ha visto protagonisti Ciccio e' Brezza (che ha definito la sua posizione in abbreviato con una condanna a 4 anni di reclusione), Martino Lanna e Trocan Allaman (irreperibile) che per la Dda di Napoli si sarebbero resi responsabili di episodi estorsivi aggravati dalla metodologia mafiosa al fine di favorire il clan dei Casalesi fazione Zagaria.

Secondo quanto ricostruito dai magistrati antimafia Ciccio e' Brezza avrebbe offerto la sua protezione a imprenditori e allevatori zootecnici del Basso Volturno in nome di Michele 'Capastorta' Zagaria. Sono quattro gli episodi estorsivi che la Dda contesta agli imputati compiutisi tra il 2011 al 2013 con richieste estorsive occultate da una protezione che andavano dai 1500 agli 8.000 euro per gli imprenditori e allevatori taglieggiati. L’imputato Martino Lanna è stato assistito dall'avvocato Francesco Parente.

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