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Cronaca Parete

Sindaco casertano 'estromesso' dalla gara, Figliolia tira in ballo anche De Luca

La "Cultura e Natura" di Pellegrino prima classificata fa infuriare il primo cittadino di Pozzuoli: "Il governatore ha i suoi interessi a Caserta"

La gara per la concessione del primo lotto del Rione Terra di Pozzuoli doveva essere vinta dall'imprenditore puteolano Salvatore Musella ad ogni costo, nonostante dalle offerte esaminate dalla commissione l'Ati composta dalla Cytec di Musella e dall'Indipendence Hospitality Malpensa fosse risultata seconda. Ad essere danneggiata la società "Cultura e Natura" del sindaco di Parete Gino Pellegrino risultata prima e poi 'estromessa' in seguito alle nuove verifiche sul Pef (Piano Economico Finanziario) svolte da una società esterna, la Deloitte, incaricata su indicazione dell'ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, finito in carcere con Musella per corruzione, e pagata 57mila euro dal Comune. 

E' quanto emerge dall'ordinanza firmata dal gip Antonio Baldassarre del tribunale di Napoli che ha portato all'esecuzione di 11 misure cautelari tra cui l'ex dirigente del Pd Nicola Oddati (finito in carcere) e il professionista casertano Antonio Carrabba (destinataro dell'obbligo di presentazione alla Pg). 

Alla fine del 2021 viene nominata la commissione che dovrà valutare le proposte. L'organo è composto dal segretario generale del comune di Pozzuoli, Giovanni Schiano di Colella (attualmente in servizio ad Aversa), da Giorgio Palmucci (presidente dell'Enit anche lui finito in carcere), dalla dirigente del Provveditorato Opere Pubbliche Giuseppina Morrone, da Giuseppe Russo e Nicola Bonelli. La riunione decisiva si svolge a gennaio del 2022. Prima classificata la "Cultura e Natura" di Pellegrino, con 87,242 punti. La Cytec con l'Hospitality Malpensa è seconda con 84,205. 

Dopo la commissione Palmucci incontra Musella. Si danno appuntamento all'aeroporto di Napoli. Il presidente Enit spiega che la proposta di "Cultura e Natura" ha colpito la dirigente del Provveditorato per l'organizzazione artistica delle botteghe. Ma c'è un appiglio: "I Pef sono tutti sballati", riferisce Palmucci all'imprenditore Puteolano. 

La reazione del sindaco Figliolia è furiosa. "E' stata fatta una fatica inutile", riferisce a Schiano che a sua volta evidenzia come l'attribuzione dei punteggi sarebbe arrivata da "altri". Per Figliolia nell'assegnazione a "Cultura e Natura" ci sarebbe lo zampino del governatore della Campania Vincenzo De Luca (non indagato) che avrebbe i suoi interessi sul casertano dove il figlio è stato eletto in parlamento: "Lui ha interesse a Caserta, a Parete", avrebbe detto l'ex sindaco. 

La società di Pellegrino va estromessa. C'è fibrillazione e viene affidato ad una società esterna, la Deloitte Finacial Advisory, l'incarico di valutare i Pef. L'incarico prevede un pagamento di circa 57mila euro, liquidato con soldi pubblici. Nella relazione finale vengono rilevati "elementi di criticità" nel Pef della "Cultura e Natura" che viene così estromessa dalla gara, poi annullata in seguito all'insediamento di lì a breve della nuova giunta comunale.

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