Piano urbanistico, rigettato ricorso di 4 cittadini. "Limitata ingerenza del giudice"
Avevano chiesto la modifica del Puc su un loro terreno ma il tribunale ha rigettato la richiesta
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha emesso una sentenza in merito al ricorso presentato da Giovanna Compagnone, Teresa Compagnone, Nicola Sagliocco e Cesario Sagliocco, rappresentati e difesi dagli avvocati Pasquale Fedele e Anna Mele. L'opposizione era rivolta al Comune di Cesa e riguardava la deliberazione numero 60 del 30 agosto 2021 del Consiglio Comunale di Cesa, avente ad oggetto l'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale (Puc).
I ricorrenti, proprietari di diversi fondi nel territorio di Cesa, contestavano le scelte di pianificazione urbana, sostenendo violazioni di legge ed eccesso di potere. Tuttavia, la sentenza del Tribunale ha respinto il ricorso, dichiarando inammissibile l'intervento ad audiuvandum e condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese legali a favore del Comune di Cesa.
La sentenza evidenzia che le censure proposte dai ricorrenti non sono sufficientemente supportate e non dimostrano in modo chiaro come le presunte violazioni di legge abbiano influito direttamente sugli interessi dei ricorrenti. In particolare, i ricorrenti avevano chiesto in sede di osservazioni un diverso inquadramento urbanistico rispetto a quanto sostenuto nel ricorso.
Il Tribunale ha ribadito il principio che l'esercizio del potere pianificatorio da parte dell'amministrazione comunale gode di un'ampia discrezionalità, soggetta al sindacato giurisdizionale solo in caso di illogicità o irrazionalità manifeste. La sentenza sottolinea anche che le censure riguardanti la mancata acquisizione del parere della Provincia di Caserta, la trasmissione dell'elaborato tecnico "Rischio di incidenti rilevanti" e altre presunte violazioni normative non sono sufficientemente connesse agli interessi specifici dei ricorrenti.
In conclusione, la sentenza respinge il ricorso presentato dai proprietari di fondi, confermando l'approvazione del PUC da parte del Comune di Cesa. La decisione riflette il costante orientamento giurisprudenziale che sottolinea la limitata ingerenza del giudice amministrativo nei processi di pianificazione urbanistica, salvo evidenti vizi di legittimità.
