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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

No alla riapertura del processo per l'omicidio di Gennaro Leone

La Corte d'Assise d'Appello ha rigettato le richieste dei difensori. Sarà escusso solo un amico della vittima

Sarà escusso esclusivamente un amico di Gennaro Leone, le cui dichiarazioni sono state dichiarate inutilizzabili, mentre tutte le altre richieste avanzate dai difensori di Gabriel Ippolito sulla riapertura dell'istruttoria dibattimentale sono state respinte in quanto non avrebbero introdotto alcun elemento di novità rispetto al primo grado di giudizio. 

Questa la decisione della Corte d'Assise d'Appello di Napoli, presidente Ginevra Abbamondi, che ha sciolto la riserva sull'istanza formulata dai difensori di Ippolito, gli avvocati Vincenzo Maiello e Toraldo, di riapertura dell'istruttoria dibattimentale. La Corte partenopea ha disposto l'escussione di un amico di Gennaro le cui dichiarazioni - rese sia in primo grado che in fase delle indagini preliminari - sono state dichiarate inutilizzabili in quanto il ragazzo risulta indagato per il reato connesso di rissa. Sarà dunque escusso con le garanzie di legge - cioè assistito da un difensore di fiducia - alla prossima udienza fissata fra una settimana. 

Respinte le altre richieste riguardanti una nuova escussione dei consulenti medici e di un perito che avrebbe esaminato il video in slow motion. Rigettata anche la richiesta di sentire in aula il capitano Testa dei carabinieri di Caserta.

Leone, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venne accoltellato ad una gamba durante una lite per futili motivi avvenuta nell'agosto del 2021 in via Vico a Caserta. Uno sguardo di troppo, le parole che diventano grosse, le minacce ed infine il fendente che gli recise l'arteria femorale. Dopo l'accoltellamento rimase a terra venendo soccorso prima da alcuni passanti, poi la corsa in ospedale dove purtroppo il suo cuore smise di battere qualche ora più tardi. Le indagini dei carabinieri di Caserta, anche con l'utilizzo delle telecamere, permisero di ricostruire l'accaduto. Gabriel fu fermato dai carabinieri il giorno successivo. Di fronte alla visione delle immagini crollò, confessando il delitto.  

I familiari della vittima - appena 18enne - si sono costituiti parte civile con gli avvocati Alberto Tartaglione ed Alfredo Plini. Parte civile anche il Comune di Caserta rappresentato dall'avvocato Carolina Mannato. 

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