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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Nuove accuse contro il comandante dei vigili urbani che tormentava l'ex

L'uomo arrivò anche ad incendiare l'auto della vigilessa per convincerla a riprendere la loro relazione

Nuove accuse da parte della Procura di Perugia nei confronti del comandante di polizia municipale che diede a fuoco l'auto dell'ex compagna, dopo averla perseguitata per settimane con messaggi e intrusioni abusive nei sistemi informatici, per non aver accettato la fine della loro relazione.

La donna, appartenente alla polizia locale, aveva anche vissuto insieme all'uomo per un breve periodo ma la relazione si interruppe quando la vigilessa ottenne il trasferimento in provincia di Perugia.

L'uomo di 46 anni è accusato di atti persecutori, danneggiamento seguito da incendio ed accesso abusivo a sistemi informatici. Nell'udienza preliminare il sostituto procuratore ha formulato una nuova contestazione a carico dell'imputato per aver presentato un esposto in cui affermava che la donna avrebbe utilizzato impropriamente un capo dell'abbigliamento di servizio del fidanzato carabiniere, così come riporta PerugiaToday.

Gli avvocati Giuseppe Stellato e Fiorentina Orefice, che assistono l'imputato, hanno chiesto e ottenuto i termini a difesa a seguito della nuova contestazione e l'udienza è stata rinviata al 10 novembre. L'imputato si è sempre difeso dalle accuse, sostenendo di aver insistito con la donna per farsi ridare i soldi, circa 20mila euro, spesi per viaggi e lavori nell'abitazione della vigilessa e di essere stato minacciato dalla donna - dopo che la relazione era finita a seguito di un litigio per gelosia - nel caso in cui avesse continuato a chiedere indietro il denaro. Affermazioni che però non sarebbero confermate dalle indagini portate avanti dalla Procura.

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