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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Auto dall'estero frodando il fisco, le intercettazioni entrano nel processo

In 15 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ad una "insidiosa frode fiscale" nel settore della compravendita di autovetture di lusso provenienti dall'estero

Le intercettazioni entrano nel processo a carico di 15 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata ad una "insidiosa frode fiscale" nel settore della compravendita di autovetture di lusso provenienti dall'estero. La Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Francesco Ciocia con a latere i giudici Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino ha affidato l'incarico al perito trascrittore. Nella scorsa udienza i difensori degli imputati avevano eccepito una questione preliminari sul limite temporale delle intercettazioni. Per i legali alcune intercettazioni non erano coperte dalle iscrizioni formali per i periodi di indagine. Sciolta la riserva il collegio ha rigettato l'eccezione procedendo poi al conferimento dell'incarico peritale. Si torna in aula nel mese di giugno per l'escussione dei testi della Procura.

Sono finiti sotto processo: Raffaele Perrino, 60enne di San Prisco; Emilio Viti, 57enne di Vairano Patenora; Luigi Cestrone, 61enne di San Prisco; Antonello De Biasio, 39enne di Teano; Luigi Serulo, 57enne di San Tammaro;Antonio Ascione, 63enne di Caserta; Carmine Farina, 61enne di Santa Maria Capua Vetere; Francesco Tessitore, 54enne di Casagiove; Paride Corso, 39enne di Teano; Franco Emilio Viti, 60enne di Vairano Patenora; Caterina Salemme, 53enne di San Prisco; Michele Di Leone, 56enne di Alvignano; Rosanna De Luca, 54enne di San Prisco; Giuseppe Salemme, 56enne di San Prisco; Giuseppe Pastore,53enne di San Nicola La Strada. Gli imputati sono stati destinatari nel febbraio 2020 di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere eseguita dalla Guardia di Finanza di Capua poiché coinvolti nell'attività di indagine delle fiamme gialle denominata 'Foreign Cars'  che permise di individuare e neutralizzare un gruppo criminale, operante a Santa Maria Capua Vetere, che commercializzò, dal 2014 al 2017, centinaia di veicoli di provenienza comunitaria in totale evasione d'imposta per un valore di circa due milioni di euro, immatricolate in Italia grazie a fatture false.

L'organizzatore della frode, secondo la Procura sammaritana era Raffaele Perrino, che utilizzò 8 società italiane e 3 con sede in Repubblica Ceca, tutte intestate a prestanomi compiacenti ed evasori fiscali. L'organizzazione agiva in due modi: si compravano le auto da Germania, Belgio e Repubblica Ceca in sospensione d'imposta, attraverso le società commerciali italiane e poi le fatture rilasciate dalla concessionarie estere venivano falsificate indicando falsamente come acquirente, il soggetto privato italiano a cui veniva rivendita l'auto. In pratica risultava pagata all'estero con la relativa Iva che però non era mai stata assolta. Oppure si faceva addirittura figurare fittiziamente nella fattura quale venditore le società cartiere, con sede a Praga, inserendo anche in questo caso l'Iva relativa come assolta all'atto della vendita in territorio estero. Nel mirino della Procura Perrino, le  'teste di legno' che si sono prestate all'intestazione delle società, due segretarie che materialmente predisposero la documentazione falsa, distruggendo al termine di ogni giornata lavorativa, su disposizione di Perrino, i documenti commerciali, così da non lasciare alcuna traccia. Decisivo ai fini dell'indagine il blitz della Finanza nel capannone utilizzato come base operativa che permise anche di acquisire alcuni supporti informatici e apparati di telefonia mobile che hanno svelato le numerose operazioni illecite. 

Nell'indagine è emersa anche la complicità di un militare appartenente alla Guardia di Finanza, Luigi Cestrone, indagato per rivelazione di atti coperti da segreto d'ufficio: avrebbe agevolato il Perrino sia nell'attività illecita, sia nel tentativo di vanificare gli approfondimenti investigativi in corso.  Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Vincenzo Cortellessa, Nicola Leone, Renato Jappelli, Angelo Raucci, Stefano Vaiano, Davide Orefice, Guglielmo Ventrone, Fabrizio Zarone, Letizia Di Rubbo.

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