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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Estorsione per il clan dei Casalesi, il Riesame scarcera 42enne

Accolta la richiesta dell'avvocato, annullata l'ordinanza

Torna libero Raffaele Mario De Luca, 42 enne di Casal di Principe coinvolto nell'operazione dei carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casal di Principe coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato all'arresto di 10 persone (5 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. È quanto stabilito dalla Dodicesima Sezione del Riesame del tribunale di Napoli che ha accolto l'istanza del legale di De Luca, l'avvocato Ferdinando Letizia, annullando il provvedimento cautelare della custodia in carcere per il 42enne disponendone l'immediata scarcerazione.

L’attività d’indagine dei militari iniziò da agosto 2017 a gennaio 2018 ed  ha consentito di monitorare un gruppo di individui dediti all’attività estorsiva nei territori di Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno. La compagine, ricostituitasi sotto la guida di Mario De Luca storico membro del clan dei Casalesi, ha posto in essere un sistema integrato di controllo delle attività commerciali agendo sia direttamente nei confronti dei commercianti che indirettamente tramite l’acquisizione di una tangente sul recupero crediti di somme dovute.

In un caso specifico, gli indagati si sarebbero infatti presentati con il fine di recuperare un credito, presso l’attività di una delle vittime minacciandola di morte e rompendo alcuni macchinari con una mazza da baseball. Le somme sarebbero anche state estorte da soggetti gravati da una difficile situazione economica che, per far fronte alla richiesta, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo, tangenti richieste per soddisfare esigenze di soggetti carcerati o di altri sodali.

Il gruppo ha dimostrato la sua operatività anche nel settore dei “cavalli di ritorno”, intromettendosi direttamente nella dinamica di restituzione di un’auto rubata nel parcheggio di un grosso centro commerciale. L’intero panorama info-investigativo emerso ha dunque restituito un’immagine di un gruppo pienamente operativo che ha agito, in un contesto di momentaneo vuoto di potere in seno alla camorra casalese, onorando le regole e le logiche caratterizzanti del clan.

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