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Cronaca Aversa

Danno erariale: condannati ex sindaci e dirigenti

La sentenza d'Appello della Corte dei Conti per Ciaramella, De Cristofaro, Diana e Guarino. Annullato il verdetto per gli ex assessori Nicla Virgilio e Romilda Balivo e l'ex dirigente Florio

Annullata la condanna inflitta in primo grado per gli ex assessori Nicla Virgilio e Romilda Balivo e per l’ex dirigente Elio Florio e accolto parzialmente i ricorsi degli ex sindaci Enrico de Cristofaro e Mimmo Ciaramella nonché per gli ex dirigenti comunali Stefano Guarino ed Alessandro Diana. Questo il verdetto in appello dei giudici della Corte dei Conti sulla questione case San Lorenzo. Ex sindaci, assessori e dirigenti del Comune di Aversa sono stati condannati in primo grado dalla magistratura contabile per canoni mai riscossi e occupazioni abusive nelle case di proprietà del Comune in via San Lorenzo.  

L'indagine della Corte dei Conti

Per tutti i 136 alloggi in questione la Procura della Corte dei Conti ha rivelato “una occupazione sine titulo protratta nel tempo, posta in essere nella stragrande maggioranza dei casi da soggetti privi in assoluto ed ab origine di un titolo legittimante, mentre per soli 34 alloggi rileva una occupazione divenuta sine titulo solo in un secondo momento, in quanto i contratti stipulati all’inizio degli anni 90 per la durata di un solo anno non sono mai stati rinnovati”. Per la Procura il danno erariale certo, attuale e concreto è pari a circa 2,7 milioni nel periodo tra gennaio 2009 e dicembre 2013, nel quale non è stato effettuato alcun atto di diffida ad interrompere il termine quinquennale di prescrizione civilista. Le indagini della Corte dei Conti sono scattate in seguito ad un esposto sottoscritto da una parte di ex consiglieri comunali (risale alla consiliatura Sagliocco) ed hanno verificato un danno complessivo di circa 16 milioni di euro derivanti dai mancati introiti.  

Le contestazioni per ex sindaci, assessori e dirigenti

A seguito dell’inchiesta condotta dal viceprocuratore generale Ferruccio Capalbo, sotto il coordinamento del Procuratore regionale Michele Oricchio, e delegata alla Guardia di Finanza di Aversa, sono stati contestati agli ex sindaci Domenico Ciaramella (2002-2012) 501.142 euro e Domenico De Cristofaro (2016-2019) 401.142 euro. Agli ex assessori al Patrimonio Romilda Balivo (2010-2012) e Nicla Virgilio (2012-2014) le contestazioni sono state, per entrambe, di 201.142 euro. Ai dirigenti dell’Ufficio Patrimonio Florio Elio (2008-2011) è stato contestato un danno erariale di 451.142 euro e Alessandro Diana (2012-2015) per 591.142 euro e Stefano Guarino, dirigente ad interim del Patrimonio (2015-2017 e dal 2017 al 2022) per 251.142 euro.  

I nuovi scenari e le contestazioni riformulate

La Corte dei Conti, poi, ha riformulato le richieste in seguito agli inviti a dedurre. È stata scorporata la quota addebitata al defunto sindaco Giuseppe Sagliocco, che, essendo deceduto, va eliminata dal totale e non spalmata sugli altri indagati. In seguito agli inviti a dedurre posti in essere dalla Corte dei Conti sono state riformulate anche le richieste per l’ex sindaco Enrico de Cristofaro e per gli ex assessori al Patrimonio Nicla Virgilio e Romilda Balivo. Per l’ex primo cittadino sfiduciato dal notaio è stato aumentato di 100mila euro l’addebito e diminuito della stessa somma a testa agli ex assessori Romilda Balivo e Nicla Virgilio. Rimodulata, in diminuzione, anche la cifra contestata all’ex comandante della Polizia municipale e dirigente al Patrimonio Stefano Guarino. La contestazione a suo carico è passata da 201mila iniziali a 50mila euro.

La sentenza di Appello della Corte dei Conti

In appello i magistrati della Corte dei Conti hanno riscritto la sentenza annullando la condanna inflitta in primo grado per gli ex assessori Nicla Virgilio e Romilda Balivo e per l’ex dirigente Elio Florio ed accogliendo parzialmente i ricorsi degli ex sindaci Enrico de Cristofaro e Mimmo Ciaramella nonché per gli ex dirigenti comunali Stefano Guarino ed Alessandro Diana. In particolare l’ex sindaco Enrico De Cristofaro (mandato a casa prima della scadenza naturale del mandato nel 2019) è stato condannato al pagamento di 60mila euro e l’ex dirigente Stefano Guarino per una somma di 50mila euro. Più pesanti le condanne per l’ex sindaco Mimmo Ciaramella e per l’ex dirigente al Patrimonio Alessandro Diana condannati, rispettivamente, per 150mila euro e 140mila euro.

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