rotate-mobile
Cronaca Lusciano

Comune condannato dopo il ricorso di Dhi. "Rischio commissariamento"

Il Tar della Campania ha obbligato l'Ente a pagare, pena la nomina di un delegato della Prefettura

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Ottava) ha emesso una sentenza in merito al ricorso della Dhi di Nardi Holding Industriale S.p.A. contro il Comune di Lusciano per l’accertamento dell’illegittimità del silenzio relativo all’istanza di adeguamento del canone, insieme al riconoscimento del compenso revisionale derivato dalla gestione del servizio in base al contratto stipulato il 4 ottobre 2017. La DHI, in precedenza gestore del servizio di igiene urbana per il Comune di Lusciano, ha avanzato una richiesta di adeguamento del canone afferente alle annualità 2018-2019, seguendo quanto previsto dall’art. 115 del D.Lgs. n. 163/2006. Tuttavia, il Comune di Lusciano non si è costituito in giudizio. Il Tribunale ha accolto il ricorso della DHI, riconoscendo l’ammissibilità dell’azione contro il silenzio in tema di revisione dei prezzi nei contratti pubblici. Secondo la sentenza, l’ente pubblico aveva l’obbligo di concludere il procedimento inerente alla richiesta di revisione del canone avanzata dalla DHI entro il termine prescritto dalla legge.

La sentenza ha dichiarato l’obbligo del Comune di Lusciano di concludere entro 30 giorni il procedimento avviato sulla domanda della DHI, al fine di determinare il compenso revisionale spettante per il servizio gestito. In caso di mancato adempimento entro il termine indicato, il Tribunale ha deciso di nominare il Prefetto della Provincia di Caserta come Commissario ad acta con la delega a un funzionario dell’amministrazione. Quest’ultimo dovrà provvedere, a spese dell’ente resistente, nel successivo termine di 30 giorni, nel caso in cui persista l’inadempimento Le spese del giudizio sono state condannate a carico del Comune di Lusciano e liquidate in favore della parte ricorrente per un importo complessivo di 1.500 euro, oltre agli accessori di legge.

La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Ottava) ha sottolineato l’obbligo dell’amministrazione di concludere il procedimento avviato in risposta alla richiesta di revisione del canone entro i termini previsti dalla legge, confermando l’illegittimità del silenzio mantenuto dal Comune di Lusciano- Questa decisione rappresenta un passo significativo nel garantire il rispetto delle tempistiche e dei doveri procedurali previsti per le istanze amministrative, sottolineando l’importanza della trasparenza e della corretta gestione delle richieste da parte delle istituzioni pubbliche.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comune condannato dopo il ricorso di Dhi. "Rischio commissariamento"

CasertaNews è in caricamento