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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Sessa Aurunca

Migranti sfruttati nei campi per 3 euro l'ora: "Potevamo bere solo una volta al giorno"

Le dichiarazioni dei lavoratori della società agricola evidenziano condizioni particolarmente dure. Uno degli indagati si sfoga con la moglie che gli risponde: "Digli che tu non sei nero"

Migranti costretti a lavorare 12 ore al giorno nei campi per 3 euro l'ora, sotto il sole cocente e senza acqua. Emerge dall'inchiesta dei carabinieri del Nil che ha portato all'applicazione di 4 divieti di dimora in provincia di Caserta nei confronti dei titolari di una società agricola attiva tra Cellole e Sessa Aurunca. 

A confermare le condizioni di lavoro particolarmente dure sono stati gli stessi migranti 'sfruttati'. In particolare uno di loro ha raccontato agli inquirenti, dopo un blitz effettuato alla fine di maggio del 2021, che potevano bere solo una volta al giorno. Prima del sopralluogo, infatti, "mentre lavoravamo potevamo almeno scambiare qualche chiacchiera tra di noi e potevamo anche fumare. Vincenzo (Rinaldi nda) ci portava l'acqua tre volte al giorno, alle 6 di mattina, alle 10 e alle 13. Ognuno di noi poteva prendere una bottiglia per bere quando voleva". 

Dopo il controllo, in cui vennero trovati diversi lavoratori irregolari, la situazione cambia. "Non potevamo nemmeno parlare - ha detto il migrante - Di fumare non era nemmeno pensabile. Cominciò a portarci una sola cassa d'acqua da 6 bottiglie per circa 20 persone e solo alle 13. Addirittura per bere l'acqua che portavamo noi, dovevamo farlo di nascosto". 

Le temperature sono particolarmente torride. In una conversazione tra uno degli indagati e sua moglie emerge che si sfiorano i 37 gradi: "38 percepiti", dice. La donna suggerisce di rivolgersi ai cognati, titolari dell'azienda, per far presente che "tu non sei un niro. Se non gli conviene se ne trovano un altro". 

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