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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Pericolo contatti con gli affiliati, confermato il carcere duro per Caterino

La decisione della Corte di Cassazione sul boss del clan dei Casalesi

Confermato il carcere duro per Mario Caterino, elemento apicale del clan dei Casalesi e considerato al momento del suo arresto nel 2011 il numero due del cartello criminale.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha confermato il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respito il reclamo di Caterino contro la proroga del regime del 41bis disposta dal Ministero della Giustizia. La Corte Romana ha ribadito la motivazione dei giudici di sorveglianza che avevano evidenziato come alla base del prolungamento del regime differenziato ci sia "la mancata dissociazione del Caterino dal clan di appartenenza e l'attuale operatività di quest'ultimo nella provincia di Caserta".

Da ciò "deriva la concretezza del pericolo correlato - in caso di collocamento in regime ordinario - alla capacità del soggetto di mantenere i contatti con gli affiliati in libertà e di ricevere aggiornamenti dall'esterno". Una motivazione che ha retto anche in Cassazione con il ricorso di Caterino dichiarato inammissibile dalla Suprema Corte.

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