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Cronaca San Marcellino

Badanti fatti inginocchiare e sparati alla testa: carcere a vita per il ristoratore killer

Sentenza definitiva della Corte di Cassazione che dichiara inammissibile il ricorso proposto dai difensori dell'imputato

Ergastolo. Definitiva la condanna al carcere a vita per Giampiero Riccioli, il ristoratore siracusano accusato del duplice omicidio e della soppressione dei cadaveri di due badanti, Alessandro Sabatino, 43enne di San Marcellino, e Luigi Cerreto, 23enne di San Marco Evangelista. La corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai difensori dell'imputato contro la sentenza della corte di assise di appello di Catania del 12 luglio 2023, che aveva già confermato la sentenza di primo grado dell'ergastolo.

Il caso aveva destato grossa impressione qualche anno fa e per un lungo periodo aveva trovato spazio nella trasmissione "Chi l'ha visto?", su Rai3, che vi aveva dedicato decine e decine di servizi. Le due vittime sparirono nel nulla nella primavera del 2014, qualche giorno dopo essere arrivati a Siracusa per rispondere a un annuncio di lavoro pubblicato per l'assistenza all'anziano padre di Riccioli nella sua villa. I corpi delle vittime furono trovati interrati nella villa dell'imputato solo a distanza di molti anni.

Il giallo di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, dall'inizio

I due vennero uccisi con due colpi di pistola, quasi un'esecuzione. Con il ristoratore Giampiero Riccioli la coppia avrebbe avuto una serie di scontri. I resti delle due vittime sono stati recuperati il 18 febbraio 2021 dagli investigatori della squadra mobile nei pressi della villa dell'indagato. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Alessandro e Luigi sarebbero stati legati con delle fascette, poi sarebbero stati costretti a mettersi in ginocchio e infine uccisi con un rapido colpo di pistola alla testa. Una sorta di feroce esecuzione. Dopo la morte, avvenuta sul colpo, i due badanti sarebbero stati sepolti sottoterra nella stessa villa in cui lavoravano, quella del padre di Riccioli. Poi, poco dopo, sarebbe stato costruito lì sopra un imponente barbecue in muratura.

Dieci anni fa Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto svanirono nel nulla. Partiti dalla provincia di Caserta per andare in Sicilia ad assistere un anziano come badanti, di loro si persero le tracce il 12 maggio 2014. Dopo anni di buio fitto, nel 2021 Giampiero Riccioli venne arrestato con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Il movente? Riccioli li avrebbe eliminati dopo che Alessandro e Luigi avevano denunciato maltrattamenti da parte del ristoratore ai danni del padre. I due avrebbero chiesto più volte all'uomo conto e ragione di segni di percosse che trovavano spesso sull’anziano che assistevano. Ma cosa scatenò definitivamente la furia omicida non è mai stato chiarito fino in fondo. Sia in primo grado che in appello la difesa dell'imputato aveva sostenuto l'incapacità di intendere e volere. Invano.

Nella villa in contrada Tivoli, a una decina di chilometri da Siracusa, quando la polizia trovò i resti dei due badanti, il cerchio intorno a Riccioli si iniziò implacabilmente a stringere. Nelle scorse ore l'ultimo capitolo. Caso chiuso.

A rappresentare i familiari delle due vittime, nei diversi gradi di giudizio, sono stati gli avvocati Natalino Giannotti, Ciro Paolo Ascione e Carlo Madonna (per Cerreto) e Vincenzo Guida (per Sabatino).

Giampiero Riccioli

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