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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Rissa della Vigilia, gli arrestati davanti al giudice

Sono accusati del tentato omicidio di un 16enne albanese e di lesioni nei confronti del fratello 20enne

Dovranno comparire dinanzi gip Alessandra Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Massimiliano Barbato, Giovanni Barracano, Cristian D’Ambrosio, Antonio Pio Salemma, Joussef Majaoiu. Sono i giovanissimi - il più piccolo ha 20 anni, quello più grande appena 24 – tratti in arresto alle prime luci dell’alba dagli uomini del commissariato di Santa Maria Capua Vetere e della squadra mobile della Questura di Caserta per tentato omicidio e lesioni gravissime verificatisi la vigilia di Natale in Piazza Adriano nei pressi dell’Anfiteatro Campano.

Nonostante la giovane età vantano un lungo curriculum criminale. Un elenco fatto di risse, rapine, assalti ai distributori automatici. Reati che sono costati loro già provvedimenti amministrativi, tra Daspo ed avvisi orali. Ora per loro sono scattate le manette ai polsi con accuse pesantissime: tentato omicidio e lesioni gravi. I 5 indagati, associati presso l’istituto penitenziario sammaritano su richiesta del sostituto procuratore Armando Bosso, sono tutti residenti a Santa Maria Capua Vetere e dovranno chiarire la loro posizione dinanzi al gip sammaritano la prossima settimana, alcuni dei quali assistiti dagli avvocati Cesare Gesmundo e Sergio Di Lauro.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti verso le 18.30 del 24 dicembre presso il bar Juiss ci sono i brindisi in corso. All'interno del locale nasce una discussione che vede protagonisti le due vittime, due fratelli albanesi di 16 e 20 anni ed i 6 giovani della città del Foro (gli odierni indagati e Vittorio Merola, 19enne sammaritano già tratto in arresto per tali vicende le scorse settimane). Inizia una lite che si sposta all'esterno. La violenza diventa ben presto efferata. I due germani vengono colpiti selvaggiamente con calci e pugni ma anche con una sedia utilizzata come oggetto contundente. Ad avere la peggio è il 16enne che viene attinto da "un oggetto di punta e taglio" almeno 4 volte tutte al torace. Tre delle ferite sono compatibili con un coltello mentre una potrebbe essere il risultato di uno dei colpi inflitti con la sedia.

Una delle coltellate centra un polmone che collassa a seguito di un versamento ematico e la milza viene danneggiata. E' necessario un intervento chirurgico per salvare la vita al 16enne. Sono i medici dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta a compiere il miracolo. Dopo 20 giorni il giovanissimo sembra essere finalmente in ripresa. E' tuttora ricoverato nel reparto Grandi Traumi del nosocomio casertano ma fortunatamente fuori pericolo di vita. Il fratello 20enne, invece, se l'è cavata con lesioni gravi ma con una prognosi sciolta già nell'immediatezza dei fatti. Nelle ore successive il pestaggio in rete circolano i video dell'aggressione. Con l'uso delle clip i poliziotti individuano i responsabili. I cinque erano già noti alle forze di polizia per i loro precedenti: una rissa fuori al Mc Donald's sull'Appia, una rapina all'esterno del ristorante La Spelunca a Santa Maria Capua Vetere, vari assalti a distributori automatici. Reati per i quali nei loro confronti viene emesso un Daspo Urbano, proposto poco prima di Natale ed eseguito il 28 dicembre scorso, dopo la rissa. Ancora da chiarire il movente dell'aggressione.

La Procura nei capi d'accusa contesta nei confronti dei 5 indagati l'aggravante dei futili motivi. L'ipotesi che ancora è al vaglio degli investigatori è quella del possibile pestaggio avvenuto nell'ambito degli ambienti dello spaccio di droga. Per gli inquirenti - questa l'ipotesi - che alla base dell'aggressione efferata ci sia il controllo del territorio ed in particolare dell'area dell'Anfiteatro, cuore pulsante della movida sammaritana.

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