Fornisce pistola al ras per spedizione punitiva: 35enne patteggia e torna libero
Falco ha concordato una pena a due anni di reclusione con il beneficio della sospensione
Condanna a due anni con pena sospesa ed immediata scarcerazione per Pietro Falco, 35 anni, indagato per minaccia, porto e detenzione di armi, reati aggravati dal metodo mafioso, e coinvolto nell'ambito dell'inchiesta sulle nuove leve del clan Bidognetti.
Lo ha deciso il gip Gianluigi Visco che ha ratificato il patteggiamento. Falco era agli arresti domiciliari fuori regione ed ora è completamente libero. Il pm della Dda Graziella Arlomede ha prestato il proprio consenso alla richiesta di patteggiamento presentata dal difensore del 35enne, l'avvocato Fabio Della Corte. E' il primo ad aver definito la propria posizione nell'ambito del procedimento.
Falco venne coinvolto nella spedizione avvenuta nel parcheggio di un locale a Parete insieme al ras Nicola Garofalo, alias Badoglio. In seguito ad una discussione con una persona, chiamata 'Mericano, avrebbe fornito una pistola Garofalo, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco dei Bidognetti, per il regolamento di conti, circostanza che poi non avvenne. Secondo l'accusa Pietro Falco avrebbe detenuto la pistola in casa.