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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Esami falsificati nel centro di analisi: 5 a giudizio

Sono accusati a vario titolo di truffa e peculato. Un gancio in ospedale per i test ed i reagenti a 'scrocco'

Inizierà all'inizio di novembre il processo a carico di 5 persone coinvolte in un'inchiesta su un centro di analisi di Santa Maria Capua Vetere ed accusate a vario titolo di truffa e peculato. 

In particolare, secondo quanto contestato dalla Procura, da un lato il centro avrebbe falsificato le analisi dei pazienti addirittura indicando l'esecuzione di prestazioni che non avrebbe potuto effettuare o perché non in possesso dei reagenti o perché non in possesso dei macchinari per poter svolgere specifici esami. Tra le analisi falsificate anche test tossicologici e false attestazioni per i test militari. 

Nel mirino della Procura, è finito anche un dipendente dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere, A.T., che avrebbe svolto esami per conto del laboratorio privato all'interno del presidio ospedaliero utilizzando macchinari e reagenti di proprietà dell'Asl di Caserta, e quindi pubblici. Al dipendente pubblico è contestata anche la sottrazione di reagenti che sarebbero stati poi consegnati al centro privato, di proprietà di V.D.C., anche lui a processo. "Mi serve roba per il Pt e la soluzione Roche", chiede il titolare del centro al gancio ospedaliero che risponde "sì". Questo uno dei passaggi evidenziati dagli inquirenti.

Accuse per cui il gup Rosaria Dello Stritto ha disposto il rinvio a giudizio. Gli imputati sono di Caserta, Parete mentre tre di loro sono residenti a Santa Maria Capua Vetere. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Stellato, Goffredo Grasso, Gennaro Ciero, Nicola Russo, Pasquale Davide De Marco, Nicola Garofalo e Pasquale Daniele Delle Femmine. L'Asl si è costituita parte civile. 


 

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