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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Colpo al clan dei casalesi nel basso Lazio: 8 arresti tra cui gli eredi di Bardellino e sequestri per 4 milioni di euro

San Cipriano d'Aversa - Il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza e gli agenti della Mobile della Questura di Latina, hanno eseguito stamane otto arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso nei confronti di un...

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza e gli agenti della Mobile della Questura di Latina, hanno eseguito stamane otto arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso nei confronti di un gruppo camorristico operante nel basso Lazio, diretta espressione del clan dei Casalesi, fazione "Schiavone", e facente capo alla famiglia Bardellino, originaria di San Cipriano d'Aversa e da anni insediata nel Comune di Formia (Latina). Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa 8,5 milioni di euro.
Nella rete sono caduti Angelo e Calisto Bardellino, nipoti dello storico boss dei casalesi Antonio Bardellino ucciso in Brasile nel 1988, e figli di Ernesto, già sindaco di San Cipriano d'Aversa. Fra gli arrestati figura anche Carmine Iovine, cugino di Antonio Iovine detto 'o Ninno, boss catturato nel 2010 dopo 14 anni di latitanza, e Vincenzo Tonziello, legato da parentela a Nicola Schiavone, che aveva assunto la reggenza del clan di Casal di Principe dopo l'arresto del padre Francesco, detto Sandokan, avvenuto nel 1998. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere ha colpito anche i fratelli Pasquale e Raffaele Carbone di Formia ed un uomo, di Cassino ma anch'egli stabilitosi a Formia, i quali hanno coadiuvato il gruppo Bardellino nel reimpiegare proventi illeciti in attività commerciali, e Marcantonio Abbate, avvocato originario di Aversa autore, per conto di Angelo Bardellino di condotte estorsive contro operatori economici del sud pontino.
Numerosi arresti e sequestri nei confronti del gruppo camorristico. Tra i beni in mano al clan anche un ristorante sull'isola di Ponza, uno yacht e diverse società.
La guardia di finanza di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale partenopeo per un ammontare complessivo di 4 milioni di euro ai danni del clan Veneluso, attivo nella zona di Volla e a Casalnuovo, comuni dell'hinterland napoletano. Sigilli per otto appartamenti, una concessionaria di auto, 28 vetture, 6 moto, un'imbarcazione, 3 macchine industriali e 5 contratti assicurativi, beni sequestrati tra le province di Napoli e Cosenza.

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