“Storie di sesso e favoritismi”, il sindaco: “Macchina del fango, denuncio tutto”

Storie di sesso e favoritismi che coverebbero negli uffici comunali di Capodrise. Ancora una volta un volantino anonimo, affisso sui muri del paese, attira l’attenzione per i racconti con nomi e cognomi ben precisi. Una storia che, va sottolineato, non ha alcuna conferma ufficiale e che ha fatto infuriare (e non poco) il sindaco Vincenzo Negro, tirato in ballo indirettamente.

Anche perché non è la prima volta che accade dopo la sua elezione a primo cittadino. “E’ con grande dispiacere e disgusto che intervengo dopo l'ennesimo volantino diffamatorio nei confronti di alcuni componenti della giunta che mi onoro di rappresentare, tutti democraticamente eletti dai cittadini di Capodrise. In particolare mi riferisco al linciaggio verbale nei confronti di alcuni assessori, ottimi amministratori e sempre attenti a risolvere le problematiche dell'Ente e dei cittadini”.

Per Negro “la macchina del fango partita nei loro confronti è la chiara dimostrazione che stanno operando bene e, non trovando altri appigli su cui intervenire, si attacca vigliaccamente la sfera privata. A loro rivolgo tutta la mia solidarietà e tutto il supporto possibile da parte dell'amministrazione comunale, respingendo al mittente senza alcun dubbio le accuse che hanno già avuto denuncia presso gli organi competenti. Fiduciosi che al più presto verrà fatta chiarezza e sempre più convinti di non arretrare di un millimetro la nostra azione politica della quale chiederemo ai cittadini, alle prossime elezioni, di valutarne il nostro operato”.

Solidarietà è stata espressa anche dal consigliere comunale d'opposizione Nicola Belardo. "Questa schifezza non rientra e non potrà rientrare per nessuna ragione nei confini della dialettica politica - si legge in un post pubblicato su Facebook - Piena ed incondizionata solidarietà agli amici presi di mira da questo deplorevole volantino. Da cittadino, prima ancora che da istituzione, confido in un tempestivo risultato degli inquirenti, in modo da ripristinare la calma e la quiete, palesemente contaminate da queste fomentate azioni".