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Strage delle bufale, Europa certifica 'fallimento' piano di De Luca: accolta petizione allevatori

Commissione Europea avvierà indagine conoscitiva. Pedicini: "Violate le direttive comunitarie su politiche di Coesione e benessere animale"

L'Unione Europea 'boccia' il piano di eradicazione della brucellosi adottato dalla giunta regionale presieduta da Vincenzo De Luca. La petizione presentata dagli allevatori, che già a dicembre erano stati a Bruxelles dopo aver marciato con i trattori per le strade del casertano ed a Napoli, è stata infatti accolta. 

Commissione Europea interviene su vertenza bufale

"Il fenomeno degli abbattimenti indiscriminati di capi bufalini, effetto di uno scellerato piano regionale di eradicazione dell’epidemia di brucellosi e tbc bufalina, elaborato da una giunta sorda e cieca di fronte alle istanze degli allevatori, ha raggiunto i limiti del surrealismo - evidenzia  l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini - Un investimento di oltre un miliardo di euro di fondi statali ed europei, affidati all’Istituto Profilattico di Portici, è stato impiegato per abbattere più di 150mila bufale per sospetta brucellosi, il 99% delle quali risultate sane post mortem. L’accoglimento questa mattina della petizione da parte della Commissione Peti, che abbiamo promosso con le associazioni degli allevatori, accanto ai quali abbiamo condiviso anni di battaglie, è soltanto una prima importante tappa. Ma non possiamo fermarci qui. Di fronte a un fallimento certificato da dati e numeri drammatici di una strategia che il governatore campano Vincenzo De Luca continua caparbiamente a sostenere, e che ha comportato la chiusura di centinaia di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro, ci aspettiamo ora un’azione forte e finalmente incisiva da parte della Commissione Europea" che adesso avvierà un'indagine conoscitiva sul fenomeno con numeri e dati alla mano.

La mattanza diventa un 'caso internazionale'

Accogliendo la petizione, “la Commissione - ha sottolineato Pedicini - ha ritenuto giustificate le nostre istanze. È inconfutabile che l’attuale interpretazione delle norme europee da parte Regione Campania abbia prodotto come unico effetto un’inutile mattanza, con un incremento dei capi infetti dall’1% al 17%. Un’inversione di tendenza rispetto ai precedenti piani che, adeguandosi alla lettera alle direttive europee, avevano portato il livello di infezione al di sotto dell’1%. Oltre a rivelarsi inutile - prosegue segretario del MET - il piano deluchiano agisce, sia pur nella norma, da un lato in contrasto con le politiche di Coesione territoriale, mandando gambe all’aria un comparto che fa da volano per l’economia di tutto il Sud Italia, sostenuto da ingenti investimenti comunitari tesi piuttosto a rilanciarlo, dall’altro va contro le direttive europee per il benessere animale e la protezione del patrimonio genetico, essendo la razza bufalina un patrimonio nazionale da salvaguardare. Una tesi oggi supportata in aula anche da altri deputati europei, in particolare dal parlamentare tedesco Peter Jahn. Tale è la drammaticità del fenomeno, da essere divenuto un caso internazionale rispetto a cui l’Europa non può più voltare le spalle".

"Vittoria importante per gli allevatori"

Soddisfatto per il risultato in Commissione Petizioni Francesco Di Tella, in rappresentanza del Coordinamento Unitario Tutela Patrimonio Bufalino. "Chiediamo che anche in Campania si applichi la normativa europea in materia di eradicazione delle zoonosi che prevede prevenzione e vaccini. Fin quando tali direttive sono state rispettate i capi infetti sono calati dal 17 all'1%, oggi con l'attuale piano siamo tornati ai livelli del 2008 con migliaia di capi abbattuti, il 99% dei quali risultati sani ai test effettuati post mortem. Oggi con l'accoglimento della nostra petizione otteniamo una vittoria importante". 

"Fallimento del piano regionale. Si allarga area cluster"

"Con l'accoglimento della petizione - ha aggiunto Adriano Noviello, presidente del Movimento a Tutela delle Bufale - L'Europa prende atto del fallimento del piano della Regione. Ci appelliamo ai cittadini europei e alle forze politiche regionale. Il piano ha prodotto 300 aziende sul lastrico, e nuovi focolai, nell'alto casertano, che hanno allargato l'area cluster a 6 comuni. Non c'è più tempo". 

Adriano Noviello

"Un altro passo in avanti verso la soluzione di un problema che sembrava insolubile ed un altro segnale: non ci sono intoccabili. Il tempo per chi ha voluto finora fare finta di niente continuando a produrre disastri si sta rapidamente consumando. Il conto alla rovescia per il Piano che si concluderà inevitabilmente con il suo ritiro da oggi corre più veloce. Nei prossimi giorni con l'avvio della Commissione di Indagine al Senato avrà un'altra accelerazione. Cosa aspetta la Regione Campania e quanti la stanno sostenendo fin dentro il Governo a capire che è l'ora di ritirare le deleghe alla task force e di sedersi con gli allevatori per trovare una soluzione?", è il commento del portavoce del Movimento Gianni Fabbris. 

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