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Sospeso progetto per l'accoglienza: "Troppe carenze". Trasferiti oltre 100 migranti

Il ministero ha deciso di bloccare il Sai a Caserta fino alla nuova gara: "Si ripartirà da zero"

Carenze igienico-strutturali ma anche la mancata erogazione del vitto, da novembre, e dei poket money, da settembre. Questi i motivi che hanno spinto il Ministero dell'Interno a sospendere il progetto Sai di Caserta gestito per conto del Comune dal raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto dalle coop Innotec, Esculapio e Format.

Una scelta inevitabile che arriva in seguito al sopralluogo dei commissari ministeriali, dello scorso novembre, alle case dell'accoglienza casertane dove l'Asl aveva rilevato "condizioni di inabitabilità". Il mese scorso Casertanews aveva scoperto le condizioni in cui vivevano i migranti beneficiari del progetto. Alcuni dei migranti avevano confermato la mancata erogazione dei soldi per il vitto (5 euro al giorno) e dei pocket money (3 euro al giorno). "Come possiamo vivere senza mangiare? - si domandarono alcuni dei migranti - Siamo andati anche negli uffici ma ci dicono che non hanno soldi". Per campare i migranti hanno confermato di lavorare in nero per mangiare. 

Una situazione nota a Palazzo Castropignano che avrebbe "inoltrato diverse diffide perché il servizio non veniva erogato in maniera adeguata". Ed ora il Servizio Centrale del sistema di Accoglienza ed Integrazione del Ministero dell'Interno ha deciso di sospendere il progetto, che aveva ottenuto una proroga tecnica alla scadenza del 31 dicembre nelle more degli adempimenti burocratici per una nuova gara per l'affidamento per il triennio 2023-2025.

Ma ora che succede? "Sono stati chiesti i nomi dei beneficiari alla cooperativa - fanno sapere da Palazzo Castropignano - In tempi brevi verranno trasferiti in strutture idonee in altre parti d'Italia". Nel frattempo, si procederà con la gara per il triennio 2023-2025, con il Comune che ha già ottenuto la destinazione di risorse dal ministero per 2,5 milioni l'anno. Poi si "ripartirà da zero", precisano dal Comune. 

Va detto che nelle scorse settimane, Palazzo Castropignano aveva pubblicato un avviso pubblico per l'individuazione dell'ente attuatore del progetto. Tra le sei cooperative figura anche la Innotec.

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