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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità San Marco Evangelista

La minoranza non vota il debito fuori bilancio, il sindaco la denuncia alla Corte dei Conti

Per il primo cittadino e i suoi si configurerebbero presunti danni erariali

A San Marco Evangelista, la minoranza consiliare non vota un cospicuo debito fuori bilancio da sentenza e il sindaco  Marco Cicala, per “presunti danni erariali”, invia formale denuncia alla Corte dei Conti indicando i sei Consiglieri di opposizione responsabili della mancata approvazione dell’atto amministrativo: Vincenzo Zitiello, Antonia del Prete, Michela Carozza, Felice Foresta, Giovanni Vagliviello e Antonia Tarallo.

A spiegare i fatti sono manifesti e volantini diffusi stamane, domenica 15 ottobre, a San Marco Evangelista a firma del gruppo San Marco “Insieme”, che attacca parlando di comportamento da “irresponsabili o incompetenti”. Nel consiglio comunale del 3 ottobre l’amministrazione era chiamata a riconoscere un debito fuori bilancio cospicuo pertinente ad un contenzioso risalente agli anni duemila tra l’Ente Comunale ed un soggetto privato, accertato con sentenza esecutiva.

“Essendo un atto amministrativo deliberato da sentenza – si legge nel manifesto -  responsabilmente, bisognava non votare discrezionalmente, ma obbligatoriamente, e non per un favore al sindaco o alla maggioranza, ma per evitare la formazione di ulteriori oneri aggiuntivi a carico dell’Ente come eventuali interessi o spese di giustizia, in quanto atto dovuto”.

La minoranza viene quindi accusata di comportamento “superficiale, incosciente e incurante” dell’aggravio economico al quale ha esposto il Comune e di avere piuttosto cercato di fare ricadere la responsabilità sul vicesindaco Evelina Vagliviello colpevole, a loro dire, di essersi allontanata dall’Aula Consiliare. “Richiesta inaccettabile e ridicola – si legge - in quanto i Consiglieri Comunali sono liberi di abbandonare l’aula quando e come credono, senza doverne spiegare i motivi”. Secondo il gruppo con questa rivendicazione la minoranza tenta invece di nascondere le proprie esclusive responsabilità in merito alla mancata approvazione.

La conseguenza dei sei “inspiegabili” voti contrari, trattandosi di debito da riconoscere ex lege, ha impedito l’esecuzione spontanea della sentenza e comporterà ingiustificati costi aggiuntivi per il Comune di San Marco Evangelista e per tutti i cittadini sammarchesi .Già in precedenza la minoranza si era resa responsabile di un altro aggravio economico cagionato all’Ente in seguito al “Ricorso al TAR per il Bilancio di Previsione” e che ha visto invece vincente l’amministrazione guidata da Cicala che, tuttavia, si è dovuta accollare una parte delle spese legali.

Pertanto per tutelare il bene del paese e i diritti di tutti i cittadini sammarchesi, alla luce di quanto è accaduto il Gruppo San Marco “Insieme” si è visto costretto ad inviare alla Procura Regionale della Corte dei Conti formale denuncia di “presunto danno erariale  nei confronti di chi, con il proprio voto contrario, ha impedito un obbligo di legge, esponendo il comune ad ulteriori ingiustificati costi aggiuntivi”. La denuncia è stata inviata formalmente l’11 ottobre 2023 alla Procura Regionale della Corte dei Conti ed al Prefetto di Caserta e in essa si evidenzia quanto accaduto nella seduta del consiglio comunale del 3 ottobre “limitatamente al punto all’ordine del giorno relativo alla mancata approvazione del debito fuori bilancio da riconoscersi in maniera ineludibile ai sensi dell’art. 194 TUEl lettera a) senza margine di discrezionalità come evidenziato anche dal Segretario Comunale”.

Ad essere chiamata in causa dai sei consiglieri di minoranza anche la presidente del Consiglio Comunale Maddalena Zitiello che in una lettera inviata l’11 ottobre, indirizzata anche al Prefetto, spiega di ritenere inammissibile la richiesta da parte dei Consiglieri di minoranza di richiedere al vicesindaco Evelina Vagliviello i motivi che l’hanno indotta ad abbandonare l’aula limitatamente al punto all’ordine del giorno relativo al debito fuori bilancio.” La presidente del Consiglio Comunale ha ricordato che tra i suoi compiti e poteri non figurano quelli inquisitori e di indagine sulla volontà dei Consiglieri Comunali che sono liberi di abbandonare l’Aula quando e come credono, senza dover spiegare i motivi alla scrivente”. 

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