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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Sesso in carcere, la garante presenta il progetto: "Tutelare diritti e salute dei detenuti"

Belcuore ha realizzato uno studio sul campo sulle stanze del 'vis a vis' dei penitenziari spagnoli: "Partire da Santa Maria Capua Vetere"

"Far partire il progetto della sessualità in carcere da Santa Maria Capua Vetere. Sarebbe un segnale dopo i tristi episodi dell'aprile 2020 per far diventare il carcere sammaritano quello delle buone prassi". Così la garante provinciale per i detenuti Emanuela Belcuore annuncia la propria volontà di proporre al Dap l'idea delle stanzette vis a vis. 

Una volontà che in Spagna è già realtà da tempo. Belcuore, nelle ultime settimane, è stata nella penisola iberica accolta dall'Ambasciata Italiana di Madrid e dalle istituzioni penitenziarie spagnole, proprio per comprendere l'applicazione del vis a vis. "Ho visitato due istituti penitenziari a Madrid - spiega - La detenzione è completamente diversa da quella a cui siamo abituati qui sia da un punto di vista strutturale con piscina, campi da calcio, palestre sia psicologico con la possibilità di frequentare l'università oltre alle stanze del vis a vis dove i detenuti e le detenute possono consumare rapporti, con cadenza mensile o quindicinale, con il proprio compagno o compagna". Un progetto per il quale sono stati stanziati 28 milioni di euro con le "rooms of love" che dovrebbero essere realizzate all’interno di una Casa circondariale di ogni Regione, tra prefabbricati o fabbricati già esistenti e rifunzionalizzati. 

"Bisogna garantire il diritto alla sessualità in carcere – rivela ancora Emanuela Belcuore – e ciò sia per l'aspetto emotivo che per quello prettamente fisico. Mi riferisco anche al diritto alla salute e al suo mantenimento, garantito dall’articolo 32 della Costituzione. Bisogna considerare che la salute psico-fisica viene compromessa da forzati e prolungati periodi di astinenza sessuale – ha concluso - quindi bisogna concretizzare al più presto il progetto del vis a vis così come applicato in Spagna da decenni".

Il progetto sarà presentato in Provincia giovedì. Dopo i saluti del Presidente della Provincia, Giorgio Magliocca e del Vice Presidente, Pasquale Crisci, interverranno all’incontro Samuele Ciambriello, Garante Detenuti della Regione Campania, Lucia Castellano, Dap Campania, Marco Puglia, Magistrato di Sorveglianza, Vincenzo Margherita, Dirigente Sanitario UOS Servizio Medicina Penitenziaria di S. Maria C.V., Pasquale Iannotta, Dirigente Medico UOSD Dipendenze Patologiche in Carcere, Francesco Piccirillo, Avvocato penalista, Pietro Ioia, Garante Detenuti del Comune di Napoli, Patrizia Sannino, Criminologa e Mediatrice Penale e Penale Minorile, Emilio Fattorello, Segretario Nazionale Sappe, Giovanna Perna, Responsabile Campania Osservatorio Carcere Unione Camere Penali Italiane, Rosaria Ponticiello, Dirigente Psicologo UOC Tutela Salute Carcere, Alfredo Grado, Criminologo Clinico, Don Franco Esposito, Pastorale Carceraria di Napoli.

“Abbiamo il dovere di tutelare sempre i diritti e la dignità dei detenuti, le loro relazioni affettive, nel pieno rispetto delle normative vigenti – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca – garantendo loro la piena salute psico-fisica, conformandoci in tal modo sia ai dettami della nostra Costituzione, relativamente al diritto alla salute umana, sia alle condizioni analoghe già autorizzate e regolate negli altri Paesi europei”.

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