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Bimbi a scuola nei 'container', scoppia la polemica

Botta e risposta fra maggioranza e opposizione sulla soluzione temporanea durante i lavori al polo dell'infanzia

Polemiche sulla soluzione temporanea individuata dall’amministrazione comunale di Casaluce per ospitare i bambini della scuola dell’infanzia ‘Beethoven’. Negli ultimi tempi i piccoli stanno svolgendo le proprie ore didattiche in alcuni box prefabbricati, una sorta di container attrezzati per essere utilizzabili come aule scolastiche. Si tratta appunto di un provvedimento temporaneo, dato che nella struttura principale sono in corso dei lavori che andranno a riqualificare il polo dell’infanzia. Un’operazione da 2,4 milioni di euro che prevede lo ‘sventramento’ e ristrutturazione, per creare un nuova scuola dell’infanzia, un asilo nido e un edificio ex novo per la mensa, con pareti ventilate e impianti di areazione di ultima generazione.

 Una soluzione, però, quella dei container, che ha fatto storcere il naso al gruppo di opposizione ‘Uniti per cambiare’, guidato dal consigliere Antonio Cutillo, che ha duramente attaccato la maggioranza. “La scuola dell’infanzia, per svolgere il compito delicato che le è richiesto dalla società civile, ha bisogno di spazi, strutture, edifici didattici adeguati. Qualsiasi progetto di attività scolastica deve partire da un concreto piano edilizio che consideri ogni edificio scolastico parte di un “continuum” educativo, inserito in un contesto urbanistico e sociale che tenga conto delle esigenze di alunni e famiglie di qualsiasi provenienza e ceto sociale. Non ci nascondiamo dietro il dito, quei moduli sono un obbrobrio. Costringere i bambini in spazi angusti è togliere l’aria. Non c’erano altre soluzioni a sentire il sindaco, non c’erano o non sono state cercate? Quei moduli vibrano ad ogni passaggio di camion pesanti che passano giornalmente in quella zona. Quando pioverà il fango e il rumore della pioggia su quelle lamiere provocheranno non poco disagio ai bambini. Saranno destinati ad ospitare i piccoli per almeno tre anni, tempo nel quale si compromette la crescita dei bambini che almeno a scuola hanno bisogno di spazi colorati, di giochi e di luce, tutte cose che non è possibile dar loro in quegli spazi tetri e senza aria che sono i moduli. Le mamme, il dirigente e le insegnanti come hanno potuto accettare?”.

A rispondere agli attacchi del consigliere Cutillo è il sindaco Francesco Luongo: “Questa questione è stata affrontata in un consiglio comunale, il signor Cutillo poteva venire a proporre alternative nella sede opportuna. Ma lui proposte non ne ha. I bambini stanno benissimo in quella che è, provvisoriamente, la migliore soluzione possibile”.

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