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Cantiere rifiuti, stipendi in ritardo agli operai: l'opposizione incalza il sindaco

Il gruppo Uniti per Cesa all'attacco: "Il problema è l'azienda, non gli operai"

Continua a tenere banco a Cesa la questione relativa al cantiere di igiene urbana, dopo il sequestro da 1,2 milioni di euro disposto dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti della ditta e i ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori denunciati dal sindaco Enzo Guida.

"Il comunicato con cui l'amministrazione comunale ha apertamente rilevato il ritardo della Gpn nel pagamento degli stipendi agli operai del cantiere dei servizi ambientali di Cesa, esprimendo la disponibilità ad esercitare il potere sostitutivo per assicurargli quanto gli spetta, ha destato in noi un certo stupore - sottolinea il gruppo di opposizione 'Uniti per Cesa' - Appena una settimana fa, infatti, la stessa amministrazione lamentava il mancato effettivo svolgimento dell'orario di lavoro da parte degli operai, e l'assenza per quanto è dato sapere, di provvedimenti da parte dell'azienda. Un cambio di orientamento e di strategia troppo repentino che, pur non convincendoci, seguiremo con attenzione".

"Come opposizione - aggiunge in una nota il gruppo di Ernesto Ferrante - già nei mesi scorsi, abbiamo più volte segnalato il mancato rispetto del capitolato da parte dell'azienda, a partire dall'ubicazione, dall'allestimento e dalle dotazioni del cantiere, elogiando invece gli operai per la loro abnegazione e serietà nello svolgimento del proprio lavoro. Anche quando non hanno percepito un centesimo di stipendio per settimane. È sempre più evidente, finalmente anche all'amministrazione, come il problema non sia costituito dagli operai ma dalla condotta dell'azienda. È positivo, per quanto ci riguarda, che l'amministrazione comunale abbia dato mandato agli uffici competenti di verificare la sussistenza in capo all'azienda dei requisiti necessari all'espletamento dei servizi previsti dall'appalto, a seguito del sequestro preventivo disposto a suo carico, di cui hanno dato notizia diverse testate del napoletano. Le amministrazioni comunali che concedono appalti per servizi pubblici, hanno un preciso dovere di controllo e garanzia stabilito dalla legge. Le cifre in ballo sono importanti e si tratta di soldi pubblici".

"Con determina n. 493 del 20.06.2019, il servizio veniva aggiudicato in via definitiva ed affidato alla Gpn, per la durata di cinque anni per l'importo complessivo di  3.559.704,19 euro che con determina del responsabile dell'area tecnica n. 544 del 13.7.2019 veniva rideterminato. Il quadro economico del progetto esecutivo prevedeva la somma di 58mila euro per incentivo UTC di competenza e per incentivo al personale partecipante al progetto (determinazioni n.86 e num.773). Nella nota dell'amministrazione si parla di rispetto. Si rispettino innanzitutto i cittadini che con i propri soldi pagano la ditta e i compensi incentivanti dei dipendenti per avere un servizio efficiente", conclude il gruppo 'Uniti per Cesa'.

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