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Debiti da 30 milioni in Comune. "Li pagheremo per 20 anni"

Il capogruppo Pizzella annuncia il suo voto contrario al Riequilibrio che arriva in consiglio

Un debito da 30 milioni di euro spalmato in 20 anni. E' quanto prevede il piano di riequilibrio finanziario di Mondragone che la maggioranza guidata dal sindaco Francesco Lavanga porterà in consiglio comunale per la seduta in programma il prossimo 10 novembre.

Un piano che il consigliere Marco Pizzella, capogruppo in assise di Mondragone Attiva, critica aspramente annunciando il proprio voto contrario. Si tratta di un "piano mai menzionato in campagna elettorale, ove è stato promesso tutto nella piena consapevolezza di una situazione debitoria estesa e non più gestibile - fa sapere Pizzella in una nota - Dall'adozione del Piano deriverà la promessa di ammortizzare 30 milioni di debiti dal 2022 al 2041 prevedendo il pagamento di 1.600.000 euro l’anno attraverso l’aumento della tassazione al massimo consentito, il contenimento nell’acquisto di beni utili ai cittadini, il decremento nell’erogazione di servizi essenziali per la comunità (già al minimo storico) e l’apposizione di somme vincolate, senza possibilità di investimenti propri e riprogrammazione fiscale. Il tutto renderà, di fatto, quasi impossibile realizzare i punti programmatici per i quali immaginiamo sia stata votata l'attuale maggioranza".

Pizzella si domanda: "perché non siano state percorse strade più responsabili. Senza tener conto, tra l’altro, che è stata proprio l’attuale Amministrazione che negli ultimi cinque anni è rimasta inerte dinanzi ad un debito così galoppante. Come Movimento Mondragone Attiva non riporremo fiducia nel Piano del Patto Civico, approvato a distanza di una settimana da una spesa di 30 mila euro per le luminarie natalizie, in piena crisi energetica. Inoltre, se il Piano non dovesse essere rispettato - dopo anni di austerity obbligata - verremmo anche sanzionati, perdendo un’altra occasione per ripartire da zero. È una situazione gravissima, che in primis come cittadini abbiamo l’obbligo di attenzionare, sperando non sia solo un tentativo dell'amministrazione comunale di risultare apparentemente virtuosa ed assennata. A tal uopo, invitiamo i consiglieri di maggioranza ad un’attenta riflessione, da porre in essere nella piena consapevolezza del ruolo ricoperto e dell’incidenza che la scelta del 10 novembre avrà sulle spalle dei concittadini nei decenni a venire", conclude.

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