Biodigestore, due nuovi ricorsi contro il Comune per l'impianto rifiuti

Due nuovi ricorsi al Tar contro la costruzione del biodigestore in località Ponteselice, l’impianto rifiuti fortemente voluto dal Comune di Caserta e già al centro di una battaglia giudiziaria portata avanti dai vicini Comuni di Casagiove, Capodrise, Recale e San Nicola la Strada, contrari all’impianto di biocompostaggio per la vicinanza dei loro centri abitati alla struttura.

A procedere contro Palazzo Castropignano sono le società Firema Trasporti e Titagarh Firema. Il primo fronte di scontro riguarda l’accesso richiesto dalla Tecnosistem (la Rti vincitrice dell’appalto di progettazione del biodigestore) alle aree interne al complesso industriale della Titagarh Firema proprio a Ponteselice, per avviare le procedure tecniche per realizzare l’impianto. La richiesta di Firema al Comune per accedere alla documentazione relativa alla procedura di esproprio avviata dall’Ente si è scontrata però con il silenzio dell’Ente, tanto da portare la Titagarh Firema a ricorrere al Tar della Campania contro Comune e Tecnosistem per l’annullamento, previa sospensiva, “dell’illegittimo silenzio formatosi a fronte di richiesta di accesso agli atti amministrativi recapitata al Comune di Caserta il 06/11/2018”.

Con un secondo atto notificato il 19 dicembre scorso, la Firema Trasporti e la Titagarh Firema hanno poi presentato ricorso al Tar della Campania contro Comune e Tecnosistem per l’annullamento di tutti atti posti in essere dal Comune di Caserta relativi alla “procedura di localizzazione urbanistica di impianto ecologico e l’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio”.

Il Comune ha quindi conferito l’incarico legale all’avvocato Francesco Maria Caianiello per difendere l’Ente nei due ricorsi presentati al Tar della Campania.