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Mensa, odissea infinita: scatta il ricorso al Tar

La società esclusa non si arrende

Ancora bufera sul servizio di refezione scolastica del Comune di Mondragone. La societá E.P. Spa esclusa dall'aggiudicazione del bando di gara per il servizio mensa e legalmente rappresentata dall'avvocato Armando Profili ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.

Il ricorso è stato presentato contro il Comune di Mondragone, la societá consortile Asmel e la societá aggiudicataria G.F.I Food srl. Le contestazioni mosse dalla societá ricorrente sono contro la determinazione comunale che decretò la nomina dei professionisti sorteggiati da un elenco fornito dalla societá consortile Asmel che componevano la Commissione di Gara ritenuti incompetenti con l'oggetto del bando, dato che nessuno dei tre aveva adeguate competenze tecniche trattandosi di un ingeniere, di un funzionario e di un geometra in palese violazione di una legge speciale in materia di appalti che invece fa leva sulla specifica competenza settoriale perchè una commissione di gara venga a comporsi.

Contestata la determina comunale mediante la quale il Comune di Mondragone ha sancito l'aggiudicazione definitiva della gestione del servizio di refezione scolastica per gli alunni delle scuole d' infanzia e le primarie del comune mondragonese alla societá GFI Food srl con un' offerta al minimo ribasso pari a circa 317 mila euro vagliata anche in questo caso da una commissione incompetente.

Evidenziata dalla societá esclusa, anche la mancata verifica da parte della commissione di gara della sostenibilitá dei minor costi della manodopera offerti in gara dalla GFI Food srl. Questa ha indicato un costo minimo di circa 161 mila euro nettamente inferiore rispetto ai costi minimi del personale previsti secondo un tabellario ministeriale che secondo un corretto utilizzo prevede la soglia dei minor costi pari a circa 234 mila euro. La commissione non procedendo a verifica non ha riscontrato che la differenza tra l' importo ricavato con la corretta procedura e quello indicato dalla societá vincitrice comporta un plusvalore di circa 75 mila euro ed è proprio tale differenza che azzera l' intero utile della commessa portando cosí la gestione dell' appalto in perdita.

Anche la rivalutazione dei punteggi assegnati in gara è stata oggetto di contestazione. Ad entrambe le societá è stato assegnato un punteggio pari a 6 riguardo l' indicazione dei prodotti a Km 0 indispensabile per il calcolo della distanza non superiore ai 10 km dal centro di cottura dei cibi da esser poi distribuiti in un tempo limite di 30 minuti. Solo la EP Spa ha fornito le schede tecniche indicanti le ditte fornitrici dei prodotti a Km 0 a differenza della GFI Food che invece ha riportato schede indicanti prodotti extra Regione o se in Regione con una distanza pari a 50 km. Eppure ad entrambe è stato assegnato lo stesso criterio di valutazione.

Riguardo il centro alternativo di cottura fornito dalla societá aggiudicatrice, nel Comune di Cellole, non sono mai stati presentati all'Asl i certificati attestanti l' agibilitá del centro o du fonitura di acqua potabile. A seguito delle innumerevoli irregolaritá riscontrate che se accolte, ribalterebbero la graduatoria di gara e la rivalutazione dei punteggi, si attende l' esito della prima udienza fissata il prossimo 20 dicembre dinanzi al TAR della Campania.

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