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Il ricordo commosso dell'avvocato Verrengia a 15 anni dalla scomparsa

Il suo allievo Crisileo chiede al comune di Carinola di intitolare una strada al principe del foro

Sono trascorsi 15 anni dalla scomparsa di Luigi Verrengia, avvocato penalista e nobiluomo, originario di Casale di Carinola . A ricordarlo è stato uno dei suoi allievi-amici, l’avvocato Raffaele Crisileo che ebbe modo di conoscerlo nel 1982 e di frequentarlo per oltre 20 anni fino all’estate inoltrata del 2005, anno della sua morte. 

"Un uomo solare, l’avvocato Luigi Verrengia, sorridente, talentuoso, dotato di una straordinaria sensibilità,  con una grande vena oratoria e un non comune intuito giuridico che portava con sé sin dalla giovane età quando era studente di legge alla Federico II di Napoli - scrive Crisileo - Le sue arringhe seguivano il suo animo, tanto da estraniarsi quando discuteva una causa; soprattutto egli era un uomo libero dotato di pensiero positivo; godeva la stima incondizionata della classe forense e della magistratura tutta che ne aveva da sempre apprezzato capacità e competenza. I colleghi rimanevano colpiti dalla sua straordinaria cortesia e dalla sua modestia. Impegnato in processi complessi e difficili  (da quelli del terrorismo degli anni 70-80 per arrivare a quelli della delinquenza organizzata e non e infine a quelli dei colletti bianchi) nei tribunali dislocati su tutto il territorio nazionale dove esprimeva la sua arte professionale come amplificazione dello spirito e della sua straordinaria interiorità cercando di trovare per ogni causa in cui era impegnato la soluzione più equilibrata. Emergeva un uomo e un professionista determinato, incisivo e profondo che si dedicava con dedizione alla professione di avvocato di cui era innamorato e poi nella sua vita emergeva sempre forte il riscatto sociale a favore degli ultimi e degli emarginati. E’ stato il caposcuola indiscusso di generazioni di avvocati che oggi ricoprono prestigiosi ruoli nel sociale e nel mondo forense sulla scia dei suoi insegnamenti. È stato, dunque, una vera guida di pensiero che ha saputo interpretare al servizio  del giusto diritto".

Poi prosegue Crisileo: "Egli era un difensore generosissimo che assumeva su di sé tutte le tensioni del processo garantendo all’ assistito un sostegno anche emotivo, ma mai l’emotività si impadroniva della sua difesa: diceva sempre che i processi si vincono con la strategia e che bisognava pensare in positivo. Anche quando le iniziative dei pubblici ministeri o le decisioni dei giudici, erano oggettivamente non condivisibili, venivano da lui stigmatizzate con fermezza, e lo faceva con misura e pacatezza anche nella critica, che spesso univa all’ironia; elegante e cortese. Predicava sempre la forza della persuasione e i suoi discepoli imparavano presto che ogni processo è una storia di uomini e va contestualizzato: in questo aveva un approccio laico con le vicende umane con cui, di volta in volta, si trovava a confrontare. Proprio per questo non ebbe mai a maltrattare - nel processo e fuori dal processo - le tesi dell’avversario, usando  nei suoi confronti il massimo rispetto umano e intellettuale senza mai tradire il mandato ricevuto dal suo assistito. Egli era anche conosciuto per il pacato modo di parlare che lo contraddistingueva e per i modi gentili che caratterizzavano il suo carattere. Fino agli ultimi giorni della sua vita  è stato un signore  e ha avuto la capacità di contrastare il male incurabile che lo aveva colpito a soli 66 anni con la classe del gentiluomo, mai omettendo di ringraziare chi si interessava del suo stato di salute. Sono passati oltre 15 anni dalla sua dipartita e ancora oggi noi avvocati - che siamo stati cresciuti alla sua scuola - possiamo dire di aver perso una guida sapiente, un amico leale e onesto, un vero padre e che portiamo ancora oggi dentro di noi il suo insegnamento e il suo ricordo. E’ giunto ora sicuramente il momento che la Città di Carinola, suo paese natale, gli intitoli una piazza o una strada a memoria grata  per ricordarlo ai suoi concittadini e alle future generazioni cosi come ha fatto itempo fa l’Amministrazione della Citta’ di Santa Maria Capua Vetere per dei suoi illustri concittadini avvocati-giuristi contemporanei ed amici dell’avvocato Luigi Verrengia”.

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