rotate-mobile
Attualità Mondragone

Flop piste ciclabili, revocati gli appalti da 700mila euro

Le opere non sono state portate a termine nei tempi previsti. Gli atti finiti all'Autorità Anticorruzione

Un primo appalto da 481mila, vinto grazie ad un bando di gara con ribasso del 34%, poi altri 4 contratti per ulteriori lavori di allargamento della pista ciclabile, il tutto però senza portarli a termine. Il Comune di Mondragone ha disposto con una determina dello scorso 17 luglio la revoca del contratto alla ‘Società Consortile a r.l. Valori Consorzio Stabile’, ditta che si era aggiudicata nel 2012 l’appalto per la realizzazione della ciclabile sulla città del litorale.

Una storia a dir poco tribolata quella dei lavori per la pista ciclabile. La ditta vincitrice del primo contratto si era vista affidare altri 4 appalti dal Comune di Mondragone, nel 2013 da 54mila euro, ne 2015 da 21mila euro, ne 2015 da 138mila euro e nel gennaio di quest’anno altri 47mila euro , senza però portare a termine le opere.

Il contratto d’appalto firmato nel 2012 prevedeva che i lavori dovessero essere terminati entro 240 giorni naturali e consecutivi a decorrere dal verbale di consegna dei lavori, pena l’applicazione di una penale di 200 euro per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo. Come accertato invece dal Comune, i lavori ad oggi “non risultano ancora avviati, ultimati e consegnati”.

Nella determina il Comune mette nero su bianco come la ‘Società Consortile a r.l. Valori Consorzio Stabile’, sollecitata dall’Ente, “si è illecitamente rifiutata, in data 6 marzo 2018, di voler realizzare le opere ai patti e condizioni cui si era obbligata con la sottoscrizione del contratto del 18 gennaio 2018”. Alla ditta è stato quindi comunicato il procedimento di risoluzione contrattuale, che a sua volta ha presentato le proprie controdeduzioni, giudicate “inidonee a motivare il mancato adempimento delle obbligazioni assunte, risultando del tutto inconsistenti e confermative dell’ingiustificato inadempimento”.

L’Ente ha quindi risolto per grave inadempimento il contratto d’appalto, dando atto che “pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtati dagli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto e delle eventuali penali applicate, sarà oggetto di successivo provvedimento”. Gli atti sono stati inoltre trasmessi all’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Flop piste ciclabili, revocati gli appalti da 700mila euro

CasertaNews è in caricamento