rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Cesa

Revocato l'appalto alla ditta sequestrata dall'antimafia

L'impresa coinvolta nell'inchiesta che ha portato anche all'arresto del responsabile dell'area Tecnica Piero Cappello per alcuni appalti del Comune di Calvi Risorta

E' stato revocato l'affidamento dei lavori alla società Costruzioni Generali Sud srl (per brevità CGS). L'attuale Responsabile dell'Area Lavori Pubblici  Giacomo Petrrca, con proprio provvedimento, ha disposto la revoca sulla base dell'avvenuto sequestro preventivo della società,coinvolta nel’inchiesta avviata dalla direzione distrettuale antimafia che ha portato anche all'arresdo del responsabile dell’area Tecnica Pietro Cappello. Le accuse contestate all’ingegnere riguardano alcune gare per il Comune di Calvi Risorta, dove ha ricoperto l’incarico di tecnico fra il 2020 e il 2021.

A spiegare la vicenda il sindaco Enzo Guida: "La CGS aveva, a seguito di procedura di interpello, manifestato la disponibilità a svolgere i lavori di riqualificazione di via Prolungamento Fasci Siciliani che, in particolare, prevede la realizzazione di una fogna.E' questa una opera che non "trova pace". Dopo l'espletamento della gara, i lavori furono vinti da una impresa che, nel corso della esecuzione, ebbe a subire un sequestro preventivo. Dopo aver ottenuto il dissequestro, ci fu l'interdittiva Antimafia e poco dopo la rinuncia all'appalto. Nel frattempo, i lavori sono iniziati e si sono fermati, con grande disagio, soprattutto, per i residenti. Il precedente responsabile dell'Area Tecnica, Piero Cappello, ebbe ad avviare una procedura di interpello. Chiede a tutte le ditte che avevano partecipato alla gara, se vi era la disponibilità ad eseguire i lavori. La CGS ed un’altra ditta manifestano questa disponibilità, solo che la prima afferma di voler fare il lavoro alle condizioni offerte dalla originaria vincitrice, mentre l’altra chiede una revisione dei prezzi. L'ing. Cappello affida i lavori alla CGS e l'altra ditta presenta ricorso al Tar che, rigetta la sospensiva e, per il momento, ritiene corretto l'operato del dirigente”.

“ La gara di si è tenuta alcuni anni fa, quando il comune di Cesa non aveva alcun rapporto di collaborazione con Cappello, quando il responsabile era Massaro.La CGS partecipa a quella gara, non vince, ed è per questo che, a fronte della rinuncia della vincitrice, viene invitata a manifestare la disponibilità a svolgere il lavoro. Cesa cosa c'entra? Nulla. I fatti di Calvi Risorta sono collegati, in qualche modo, a Cesa? No. Eppure qualcuno ha provato, in consiglio comunale e sui social ad accostare, in maniera meschina, il nome, l'immagine del nostro paese e della nostra amministrazione a questa vicenda", ha detto riferendosi alla richiesta di accesso agli atti presentata dall'opposizione nella giornata di ieri. 

"Appena si sono resi conto - ha aggiunto - che la CGS aveva ricevuto l’incarico a Cesa, si sono buttati a capofitto sulla notizia, senza tener conto dello svolgersi dei fatti, così come riassunti.  ancor più squallido è il modo subdolo con il quale fanno intendere che qualcosa di losco c’è. Senza tener minimante conto dei fatti e soprattutto senza alcun rispetto nei confronti di una persona che, fino al terzo grado di giudizio, è innocente. Da parte nostra quel che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Accertato che la CGS è stata sottoposta a sequestro (per altro nessuna autorità da una settimana quasi a questa parte lo ha comunicato, in maniera ufficiale, al Comune di Cesa) ieri sera si è provveduto alla revoca dell’affidamento. Decisione doverosa ed inevitabile”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Revocato l'appalto alla ditta sequestrata dall'antimafia

CasertaNews è in caricamento